Giostra dell’Arme 2016: è l’ora del corteo

Domenica si corre la ‘giostra’ e, a proposito di corse, degna di nota la mostra di moto da corsa – del team Iodaracing – in corso a palazzo Zanassi

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Si avvia al gran finale la 43esima edizione della ‘Giostra dell’Arme’. Sabato alle 15, al ‘Campo de li Giochi’, avverranno le prove ufficiali della ‘Giostra dell’Arme’ in programma domenica.

L'attrice Euridice Axen

L’attrice Euridice Axen

Il corteo storico con l’attrice Euridice Axen Sabato sera, dopo l’esibizione del ‘Gruppo sbandieratori San Gemini’ – in programma alle 21.15, da piazza San Francesco il corteo storico si snoderà fra le vie del centro. Il corteo è un antico cerimoniale previsto per la ricorrenza della festa del Santo Patrono protettore della città. Il corteo sarà aperto dalle autorità comunali, capeggiate dal Podestà, seguito dalla figura di maggior rilievo religioso, l’Abate di San Nicolò, contornato da alcuni monaci benedettini, dai gonfaloni dei due rioni, dai cavalieri giostranti, dalle corporazioni di arti e mestieri, dalle famiglie nobili e dai capi delle decine della milizia popolare. Quest’anno il corteo vede la partecipazione straordinaria dell’attrice Euridice Axen.

san-gemini-giostra-dellarme-1La ‘Giostra dell’Arme’ Domenica 9 ottobre sarà la festa di Santo Gemine. Alle 14.30, al ‘Campo de li giochi’ farà il suo ingresso il corteo dei costumanti dei rioni e a seguire si esibirà il ‘Gruppo sbandieratori di San Gemini’. Alle 16 via alla 43esima edizione della ‘Giostra dell’Arme’, la suggestiva gara tra i cavalieri del rione Piazza e del rione Rocca per la conquista del Palio. Ogni cavaliere deve infilare un anello con un giavellotto e scagliarlo contro un bersaglio a forma di scudo gentilizio diviso in settori dai differenti punteggi. La festa a San Gemini si concluderà la sera con la banda musica della città e lo spettacolo pirotecnico.

Antico e moderno Il tema scelto per questa edizione è stato ‘Magìe e superstizioni nel Medioevo’ e per due settimane sono stati portati in scena suggestivi spettacoli medievali, concerti, rappresentazioni teatrali e conferenze. Ma come sempre, alla passione per la storia, San Gemini non trascura di affiancare quella per i motori, della quale il locale Moto Club è degno rappresentante. E così, nei locali del bel palazzo Zanassi che ospita la sede del club, è stata organizzata la consueta mostra di moto da competizione, quest’anno interamente dedicata al team Iodaracing.

LE MOTO IN MOSTRA – LE FOTO

san-gemini-mostra-moto-10La mostra «Dobbiamo essere grati a Giampiero Sacchi – dice il presidente Paolo Venturi – che è stato da subito entusiasta del nostro progetto e ci ha messo a disposizione tutte le moto ed il materiale che è in mostra. Siamo orgogliosi di aver potuto dare il giusto risalto ad un’esperienza di eccellenza ternana nel mondo». Nelle quattro sale di Palazzo Zanassi, sono esposte le moto prodotte da Iodaracing Motorcompany. Dalla prima, la TR001, Moto3 progettata e realizzata a Terni diventata campionessa italiana con il pilota Armando Pontone; passando dalla TR002, la Moto3 con motore Emir che ha disputato il Campionato Mondiale 2012 con i piloti Jonas Folger e Luigi Morciano; la TR003 la MotoGP che ha conquistato punti mondiali nella stagione 2012 e l’ultima nata la TR004 che si è dimostrata vincente nel CEV con i piloti Jorge Navarro, Joan Mir e Marcos Ramirez, come nella Coppa Asia con in sella Youichi Ui.

san-gemini-mostra-moto-24Il ‘mondiale’ Fanno parte della storia agonistica di Iodaracing e per questo trovano spazio nella mostra organizzata a San Gemini, anche le FTR Moto2 utilizzate da Mattia Pasini e Simone Corsi nelle stagioni 2011 e 2012, la Suter di Johann Zarco del 2013 con quella di Florian Alt del 2015. Per tornare all’attualità, nella sala principale della mostra, sono esposte la Telaio Rosso – costruita a richiesta da Iodaracing Motorcompany su base TR003 – e l’Aprilia RSV4 RF utilizzata nel campionato del mondo Superbike 2016 da Lorenzo Savadori.

san-gemini-mostra-moto-20Il lavoro Una sala dell’esposizione è dedicata al processo di produzione della Ioda TR002, dalla genesi progettuale alla moto completa, mentre non manca la “sala delle gradi cadute”, nella quale tra gli oggetti in mostra, c’è anche il serbatoio della ART di Alex De Angelis recuperato dopo la terribile caduta nelle FP4 del GP del Giappone del 2015.

 

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