Guardea, danno erario: «Comune estraneo»

Torna d’attualità la vicenda – con un danno ipotizzato di 600 mila euro – relativa ad un immobile destinato alla Comunità Incontro

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Processo a Roma di fronte alla Corte dei conti, seconda sezione giurisdizionale centrale d’appello, per la vicenda – con originaria contestazione di un danno erariale di 594 mila euro, poi ritenuta prescritta dai giudici umbri – relativa ad un immobile di Guardea (Terni) ristrutturato con fondi pubblici, destinato al recupero di tossicodipendenti nell’ambito delle attività della Comunità Incontro, ma mai entrato in funzione.

‘Colpo di scena’

Il pubblico ministero, vice procuratore generale Luigi D’Angelo, ha adottato una scelta parzialmente abdicativa chiedendo la riforma della sentenza di primo grado (dichiarativa della prescrizione) ed il rinvio del procedimento dinanzi alla sezione giurisdizionale territoriale umbra solo nei confronti della Comunità Incontro onlus, assistita dall’avvocato Federico Tedeschini. Nessuna responsabilità, a giudizio della magistratura contabile, per gli amministratori del Comune di Guardea (Giampiero Lattanzi, Vasco Scianca, Pascuccio Varasi, Pietro Innocenzi e Fabio Latini) tutti rappresentati e difesi dall’avvocato Nicola Pepe. La decisione finale spetterà al collegio giudicante presieduto da Luciano Calamaro.

L’avvocato Nicola Pepe

Il commento

«Ho molto apprezzato la scelta del pubblico ministero – afferma l’avvocato Pepe -, segno di assoluta indipendenza e grande sensibilità nell’apprezzare le ragioni ed i rilievi della difesa, oggetto del contraddittorio di tutte le parti. Ho massima fiducia nella Corte e nel collegio che ha assicurato l’approfondimento di ogni profilo della interessante, ma complessa, questione giuridica sottesa alla vicenda».

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