Gubbio e Castello, si riparte dalla cultura

Nella città eugubina si lavora per il Festival del Medioevo, nel tifernate riaprono i musei e la biblioteca

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Le città d’arte dell’Umbria cercano di scrollarsi di dosso il coronavirus ripartendo dalla cultura e dall’arte. Ultimi esempi Gubbio e Città di Castello. Nella città eugubina si lavora per il Festival del Medioevo, nel tifernate riaprono i musei e la biblioteca comunale. 

Gubbio

Nei giorni scorsi il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ha incontrato l’assessore regionale Paola Agabiti alla quale ha chiesto un concreto impegno della Regione Umbria su una serie di progetti strategici. Il Festival del Medioevo, anzitutto, evento ormai consolidato nel panorama internazionale che si terrà dal 23 al 27 settembre prossimi, «e si configurerà – sottolinea il sindaco – come un importante appuntamento culturale che dovrà segnare il rilancio della città dopo le difficoltà legate all’emergenza Covid-19. Per questo abbiamo chiesto all’assessore Agabiti solidità e certezze, e si è aperto un approfondimento che considero molto importante sui dettagli e sul ruolo della Regione, anche dal punto di vista della promozione mediatica».

Città di Castello

A Città di Castello, dopo la riapertura di tutti i musei – dalla pinacoteca a Malakos – è stata disposta anche la parziale riapertura della biblioteca comunale ‘Carducci’. Non sarà possibile consultare in loco giornali e libri, ma ripartono i servizi di consegna restituzione dei volumi e torna accessibile la struttura, con i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19; il sabato dalle 9 alle 13.Gli utenti potranno usufruire, preferibilmente su prenotazione, telefonando al n. 075 8523171 o scrivendo a [email protected]

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