Il Perugia cade a Como. Ora è ultimo in classifica

I lariani vincono per la prima volta in campionato. Zero tiri in porta dei biancorossi. Per ora la cura Baldini non funziona

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Umbria agli antipodi in Serie B. Se la Ternana vola e dopo la vittoria con il Palermo ha agguantato il terzo posto, il Perugia crolla a picco e perde anche a Como. Al termine di una partita brutta e sporca, i biancorossi collezionano la sesta sconfitta stagionale su otto partite. L’arrivo di Baldini, che ha messo in fila due sconfitte, per ora non ha cambiato la situazione per la squadra biancorossa che guarda tutti dal basso verso l’altro. Da oggi è ultima in classifica.

Arrigoni ringrazia dell’Orco

Al Sinigaglia va in scena una partita che definire semplicemente non spettacolare sa di eufemismo. Nessuna delle due squadre riesce a impressionare per mole di gioco. Le azioni sono molto spezzettate e lo confermano le tre ammonizioni nei primi venti minuti. La prima vera occasione è del Perugia con Di Carmine che incrocia in area ma non inquadra la porta (20′). Passata la mezz’ora Arrigoni ringrazia Dell’Orco e segna il primo gol della sua stagione. Blanco sulla sinistra riceve un cross dal lato opposto del campo, addomestica il pallone e mette un cross teso per Arrigoni che anticipa Dell’Orco e batte Gori (34′).  Manca la reazione del Perugia. Anzi è il Como ad andare vicino al raddoppio con Gori che deve volare sulla conclusione da fuori di Vignali (38′) e farsi trovare nuovamente pronto sugli sviluppi del corner con il tiro sempre del numero 28.

Il Perugia senza attacco

Alla fine in campo ci sono Di Carmine, Melchiorri e Strizzolo. Il risultato non cambia perché la voce dei tiri in porta dice zero. Così non si può andare in A. Ma non si può neanche uscire da queste sabbie mobili che risucchiano i grifoni. Ad andare vicino al gol è ancora il Como. Mancuso a pochi passi a Gori liscia il pallone (59′), Cutrone segna il gol che potrebbe chiudere i conti ma è in fuorigioco (85′). Cinque cambi per parte, otto cartellini gialli. Dati che fanno riflettere mentre Di Carmine di testa manda sopra la traversa l’ultima occasione della sfida.

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