Il Popolo della Famiglia «Politica per la vita»

Terni, presentata la lista in appoggio a Latini: «Ripartire dal basso. Sussidiarietà, sicurezza quartieri. Stimolare famiglia a essere sé stessa. Gender? Follia sociale»

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Diego Esposito e Leonardo Latini

«Una politica per la vita, per ridare la vita a Terni». Famiglia antropologica, gender «follia sociale», bambini, processi educativi e soggetti con handicap: su questi temi ha poggiato la presentazione della lista ‘Il Popolo della Famiglia’ in vista delle amministrative del 10 giugno a Terni, in appoggio al candidato a sindaco – centrodestra – Leonardo Latini. «Crediamo che soluzioni condivise per realizzare progetti di protezione in favore delle famiglie, del mercato del lavoro e della sussidiarietà, in favore della sicurezza dei nostri quartieri e senza tralasciare i doveri di solidarietà fra i cittadini, possano costituire una solida premessa per la costruzione di quel bene comune che vogliamo realizzare».

LA LISTA DE IL POPOLO DELLA FAMIGLIA

Giovanni Mazzotta, 66enne neuropsichiatra

Ricchezza, lavoro e follie sociali Economia, ricchezza, lavoro, ambiente e futuro positivo, tutto ruota intorno alla famiglia. Curiosità: al tavolo, accanto a Latini e il ‘leader’ della lista Diego Esposito, ci sono i tre meridionali candidati a consiglieri comunali. Ad iniziare la presentazione è il pugliese Giovanni Mazzotta, in sostituzione dell’assente (presidente ‘Il Popolo della Famiglia’ Umbria) Claudio Iacono: «Per dieci anni – si introduce come ‘tesoriere senza cassa’ del soggetto politico in Umbria – sono stato primario della neuropsichiatria infantile a Terni (ex Asl 4, centro Sim infanzia) e conosco bene i temi legati ai processi educativi e ai bambini. Negli ultimi anni c’è stato un generale impoverimento e per quel che ci riguarda parliamo della famiglia nel puro senso antropologico: ci sono state alcune follie sociali, come ad esempio il gender. Vogliamo ripartire dal basso e ci ispiriamo alla dottrina sociale della chiesa. Ci interessano in particolar modo anche gli interventi sui soggetti con handicap: l’obiettivo è avere una realtà – ha concluso – più chiara e limpida rispetto a ciò che si è visto finora. Bisogna investire sulla prevenzione, parlo da neuropsichiatra».

IL PROGRAMMA IN SINTESI DEL CENTRODESTRA

Maria Angelina Piscolla

Difesa della vita e stimolo Parola poi a Esposito, 59enne originario di Napoli che da anni – ingegnere dei materiali – è dirigente all’Alcantara: «‘Il Popolo della Famiglia’ e Leonardo Latini – ha spiegato sulla liaison – si sono avvicinati in sinergia. C’è una visione comune legata a quelle di un bene comune: potrà portare a cambiare questa città ripartendo dalle piazze e dai luoghi dove mamme, papà e nonni sono a passeggio con i bimbi che si tengono per mano. Più che un progetto politico è una visione. Vogliamo centrare una politica fatta sui bisogni della famiglia e della difesa della vita: da quella nascente a quella conclusiva del percorso. Non è un’idea di uno, ma radicale della nostra costituzione. D’altronde basta vedere cosa recita l’articolo 19 della Costituzione e dare sussidarietà, stimolando la famiglia a essere sé stessa, può modificare la città e forse qualcosa in più. Nella lista ci sono mamme, papà, nonni e professionisti, pronti a ripartire dalle piccole ‘imprese’ familiari. Nessuno di noi è mai stato nei ‘palazzi’ e chiediamo rinnovamento». La terza ad intervenire è Maria Angelina Piscolla, di Campobasso: «Sono medico da vent’anni e dico solo che Terni deve garantire che la vita sia ‘accolta’ bene, il target di riferimento per noi è questo».

TUTTO SULLE AMMINISTRATIVE A TERNI

Diego Esposito (a sinistra) durante l’intervento di Leonardo Latini

Latini, l’assistenza e la gratuità Prima di un brindisi ben augurante, spazio alle parole del candidato a sindaco della coalizione: «Chi mi conosce sa che ho particolare attenzione per i temi – il 43enne avvocato, in avvio, racconta di un suo amico ateo che sostiene la famiglia per aver letto Aristotele – che coinvolgono la famiglia. Un contesto dove non c’è alcuna logica di scambio né individualismo, ma solo senso di comunità e gratuità: concetti che devono essere al centro di ogni progetto. Un tema interessante è quello della libertà di scelta tra assistenza diretta e indiretta: quest’ultima costa meno e può essere una soluzione per sgravare la casse comunali. E soprattutto far scegliere alla famiglia dando piena libertà a 360 gradi. ‘Il Popolo della Famiglia’ darà un contributo importante. Bicchierino di spumante, calici in alto e tutti via.

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