Immigrati sfruttati: processo per 8 a Terni

Rinviati a giudizio quattro egiziani e altrettanti italiani, fra cui due donne di Terni. Prima udienza il 30 maggio 2017

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Cambia Gup e cambia anche decisione in merito al procedimento che vede coinvolte otto persone – quattro egiziani e altrettanti italiani, fra cui due donne di Terni – per un presunto ‘giro’ di falsi documenti, finalizzati a favorire l’immigrazione e l’impiego clandestino, in Italia, di soggetti di nazionalità straniera. L’indagine, riferita a fatti accaduti fra il 2009 e il 2010, era stata condotta dalla Digos di Terni.

Tutti a processo L’indagine era stata di fatto ‘smontata’ dall’allora gup del tribunale di Terni, Pierluigi Panariello, che nel novembre del 2012 aveva emesso sentenza di ‘non luogo a procedere’ nei confronti degli otto indagati, difesi fra gli altri dagli avvocati Francesco Mattiangeli, Massimo Proietti, Giorgio Panebianco, Carlo Orsini e Roberto Spoldi. Una decisione, quella del gup, contro cui la procura di Terni aveva presentato ricorso in Cassazione, ottenendone l’annullamento. Gli atti sono così tornati a Terni e mercoledì mattina il gup Simona Tordelli ha disposto il rinvio a giudizio di tutte e otto le persone coinvolte, con processo fissato per il prossimo 30 maggio di fronte al tribunale di Terni in composizione collegiale.

Le accuse Ai quattro cittadini egiziani, regolari in Italia, viene contestata l’associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. In particolare avrebbero reperito forza lavoro tra connazionali per impiegarli in cantieri edili. Alle due donne ternane, invece, vengono contestate ‘finte assunzioni’ di immigrati-badanti al solo scopo di farli giungere, da regolari, in Italia. Tutti gli imputati, attraverso i propri legali, ribadiscono la propria totale estraneità rispetto alle accuse mosse.

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