Kung-fu: 23 medaglie per la Shaolin di Terni all’internazionale di Perugia

Bilancio ottimo per l’evento e anche per la scuola guidata da Luca Primavera

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Grande kung-fu nel weekend al palaBarton di Perugia, con l’internazionale della kung-fu Italywka a cui hanno preso parte circa 500 atleti di 51 società provenienti da tutta Europa. Un evento decisamente riuscito – pieno merito per il maestro organizzatore, Mattia Lorenzi – fatto di competizioni in serie che hanno messo a dura prova l’organizzazione – arbitri in testa – che ha risposto sempre ‘presente’. La giornata di sabato è stata riservata alla gara di forme (taolu) e combattimenti dei giovanissimi atleti, mentre la domenica è stata tutta concentrata sulla disciplina da combattimento sanda light e contatto pieno.

Il bilancio della Shaolin Kung Fu Terni

In questo contesto la scuola Shaolin Kung Fu Terni del maestro Luca Primavera, con l’istruttore Alessandro Bufi, ha partecipato con diciassette atleti nelle due competizioni, aggiudicandosi dieci ori, otto argenti e cinque bronzi. Ottimo l’esordio dei piccoli ‘guerrieri’ nella categoria forme (taolu) a mani nude, Michele e Gabriele Brugnetta, Edoardo Ceccotti, Armando Bianchi, Daniele Vincenti, Leonardo Aureli, Nicola Vinciarelli e Giacomo Lombardi, tutti di età compresa tra 6 e 10 anni. Conferma invece per i veterani di questa categoria, taolu a mani nude e con armi, che si sono aggiudicati il podio: Giada Bronzini, Gabriel Castiglione, Giacomo Barbarossa e Greta Fruttaioli. Nella categoria sanda light, ottimo esordio di Sofia Felicini, Francesco Dominici e dello stesso Castiglione che hanno ottenuto l’argento. Il piccolo Edoardo Ceccotti – 6 anni – ha strappato l’oro all’avversario senza alcuna esitazione, non da meno ha fatto Leonardo Aureli e l’oro è arrivato anche per l’esordiente Daniele Veneri. Malgrado l’infortunio in allenamento alla gamba sinistra, anche Filippo Antolini ha incassato la vetta del podio con un oro indiscutibile. La giornata di domenica si è conclusa con uno spettacolare incontro dove Giacomo Barbarossa ha messo in campo tutta la sua abilità, portando colpi in sequenza con il massimo controllo e aggiudicandosi il maggior punteggio senza lasciare spazio di movimento all’avversario, alternando colpi di mano a calci e a spettacolari proiezioni.


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