‘Lo Scalo’ chiuso, critiche al Questore

Terni, i giovani di Forza Italia non sono d’accordo con la decisione presa dopo l’omicidio del 20enne Oltjan Nela

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di Daniele Marcelli, Marco Grilli, Silvia Nori e Raffaele Antonini
Forza Italia Giovani di Terni

Il recente fatto di cronaca nera avvenuto a Terni ha scosso gli animi di tutti noi, soprattutto dei più giovani che quotidianamente vivono la città in serenità e spensieratezza. Quanto accaduto lunedì notte inoltre ha portato nuovamente a galla il grave problema della sicurezza che non è stato sicuramente affrontato adeguatamente dall’attuale amministrazione.

È anche vero che non è possibile avere sempre sotto controllo ogni singolo metro quadrato della città e quindi nemmeno imputare tutta la colpa al governo cittadino, ma a maggior ragione con quale criterio punire un locale solo perché frequentato prima della tragedia sia dai carnefici che dalla vittima?

Proprio questa estate fu attuata una “punizione” similare al Cocoricó di Riccione e molte furono le obiezioni avanzate nei confronti di tale scelta. Di certo una risposta a quella “sete di giustizia” giustamente auspicata ma che alla fine non portò affatto alla risoluzione del problema, anzi: non fece altro che spostarlo in altri lidi.

Analogamente però a Terni la situazione torna oggi a ripetersi e pare ancora più assurda visto che il tutto si è svolto fuori dalla discoteca: perché chiudere per un mese un locale tranquillo e senza precedenti inquietanti, frequentato anche dai giovanissimi (soprattutto a Natale e Capodanno) gravando così pesantemente sulla situazione economica dei proprietari e dei suoi dipendenti?

Non certo per risolvere il problema: ogni luogo di aggregazione dovrebbe essere, allora, egualmente sigillato in quanto potenzialmente pericoloso: discoteche, pub, cinema, stadi, teatri non dovrebbero essere più aperti al pubblico. E chi risarcirà i gestori e tutti i dipendenti dei gravi danni economici che tale decisione catapulterà su di loro senza che questi abbiano la minima colpa?

La difficile crisi economica che sta attraversando la nostra città di certo non potrà migliorare fintanto che saranno prese scelte discutibili, legate forse alla sola necessità di dare un forte segnale ad una comunità ferita e sgomenta.

Crediamo sia il caso di avanzare delle proposte serie sul piano della sicurezza e non di nascondersi ancora, come i recenti fatti stanno lì a dimostrare, dietro a capri espiatori senza raggiungere soluzioni adeguate ed efficaci, penalizzando, con scelte avventate, persone che per Natale riceveranno in dono un pacco di debiti e preoccupazioni per il loro incerto futuro.

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