Logge di Braccio, è guerra di slogan

Perugia, mentre ripartono i lavori per aprire in tempi record il Choco bar di Guarducci, Umbria Grida Terra organizza un’altra merenda in piazza per discutere del progetto

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L.P.

Lo striscione appeso davanti allo stadio Curi

Lo striscione appeso davanti allo stadio Curi

Arriva fino allo stadio Renato Curi lo striscione che, due domeniche fa, era appeso davanti alle Logge di Braccio, di fianco al Duomo, sotto alle quali Eugenio Guarducci vuole aprire un nuovo bar cioccolateria in concomitanza con la rievocazione storica Perugia 1416.

Il dibattito Intanto prosegue sui social network il confronto tra il patron di Eurochocolate e Umbria Grida Terra. A colpi di tweet l’uno aggiorna la cittadinanza sulla velocità a cui stanno procedendo, a norma di legge, i lavori di restauro e pulizia della facciata e della pavimentazione. A suon di post su Facebook, gli altri, preparano una grande festa di piazza, dopo quella già imbastita nelle scorse settimane, per ribadire che gli spazi davanti alla fontana Maggiore devono rimanere a disposizione di tutti senza essere costretti a consumare qualcosa in un locale privato.

Slogan E mentre Guarducci gioca con gli slogan trasformando quello dei contrari al nuovo bar da ‘Si siede solo chi consuma’ a ‘si consuma solo chi si siede’, Umbria Grida Terra ne confeziona uno totalmente nuovo. ‘La storia non si sLoggia’ è infatti il titolo dell’iniziativa che vuol riportare in piazza, domenica 22 maggio, tutti i cittadini, residenti, studenti e famiglie convinti che non c’è bisogno di privatizzare l’ennesimo luogo di aggregazione e socialità cittadino per ripulire un pezzo di centro storico.

Lavori sotto alle Logge

Lavori in corso sotto alle Logge

Spazio vitale Sì, perché, se da un lato è il Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo a concedere in locazione quello spazio per aprire un nuovo bar targato Guarducci, anche se nell’insegna ci sarà il marchio Perugina di proprietà della multinazionale Nestlé, l’amministrazione ha salutato il progetto come un vero e proprio antidoto contro degrado e incuria nel centro storico. «Il comune – dicono da Umbria Grida Terra – delega al privato il proprio ruolo, incapace di prendersi cura degli spazi pubblici e la politica tace. Vescovo e collegio dei sacerdoti del Capitolo della Cattedrale esultano per i futuri introiti, mentre la città sta perdendo un altro spazio vitale. Uno spazio che è nucleo fondante della nostra comunità perché custodisce i resti del campanile addossato alla primitiva Cattedrale dedicata a Sant’Ercolano, la famosa Pietra della Giustizia sulla quale vi è un’iscrizione che testimonia l’estinzione del debito pubblico risalente al 1233 e la tassazione per censo, straordinaria per l’epoca e un tratto di mura in blocchi squadrati di travertino, probabilmente connesso all’organizzazione del foro antico».

La memoria storica Un luogo dall’alto valore simbolico, proseguono, immagine di una Perugia «equa e giusta che rischia di trasformarsi in un choco-bar simbolo della frivolezza consumistica. Non è forse questo il vero degrado?» Per non svendere un altro pezzo di storia, oltre che di centro storico, l’appuntamento è di nuovo davanti alle Logge di Braccio per dialogare insieme alla città sulle sorti di uno spazio tanto vitale quanto funzionale alla memoria cittadina. Assieme alle riflessioni, sono stati invitati artisti e musicisti oltre che i produttori della zona per una merenda in piazza.

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