L’Umbria spegnerà 2.200 slot machine

Avverrà entro aprile 2018 ed è previsto dalla ‘manovrina’ del governo: da 5.911 gli apparecchi da gioco scenderanno a circa 3.700

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Il governo accelera sulla diminuzione delle slot machine: in Umbria diventeranno circa 3.700, con un taglio di 2.211 apparecchi da gioco in funzione rispetto ai 5.911 che erano operativi alla fine dello scorso anno.

Riduzione drastica I concessionari, secondo quanto prevede l’emendamento alla ‘manovrina’ presentato martedì dal governo in commissione Bilancio, dovranno ridurre del 34% il numero delle macchine attive sul territorio nazionale entro il 30 aprile 2018, 135 mila in totale: 60 mila in meno entro la fine di quest’anno, altre 75 mila nei primi quattro mesi del 2018.

La norma Il punto di partenza per operare il taglio sarà il numero delle macchine operative al 31 dicembre 2016: nella relazione illustrativa all’emendamento, si legge che gli apparecchi in esercizio a quella data erano circa 400 mila. La riduzione permetterà di arrivare a 265 mila slot attive in Italia e sarà attuata secondo un criterio di proporzionalità: se il numero di apparecchi fosse superiore a quanto previsto dalla norma, sarà l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ad operare un ulteriore riduzione, secondo criteri di distribuzione territoriale e di redditività delle slot machine.

Le regioni Per quanto riguarda la distribuzione regionale – secondo le stime di Agipronews – le 63 mila slot attive in Lombardia diventeranno 41 mila, mentre in Lazio e Campania si arriverebbe a poco più di 26 mila (dalle oltre 41 mila attive al 31 dicembre 2016); stesso discorso in Emilia-Romagna (da 35 mila a 22 mila), in Veneto (da 34 mila a 22 mila), in Valle d’Aosta diventeranno circa 500 (da 798) 

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