Magistrati e avvocati insieme a convegno

Terni: l’incontro sulla riforma-Orlando si è tenuto a palazzo Gazzoli. In campo Anm, Camera penale e Ordine degli avvocati

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Lunedì pomeriggio nella sede di palazzo Gazzoli, a Terni, si è tenuta la tavola rotonda sulla riforma ‘Orlando’ del codice penale e di procedura penale, già in parte entrata in vigore lo scorso 3 agosto (ad esempio con l’inasprimento delle pene dei delitti di furto in abitazione) ed in parte ancora in itinere. L’incontro è stato organizzato in collaborazione tra la Sottosezione di Terni della Associazione nazionale magistrati (ANM), la Camera penale di Terni e il locale consiglio dell’Ordine degli avvocati.

I contributi Hanno trovato spazio gli interventi della Presidente del tribunale di Terni Rosanna Ianniello, da poco insediata presso l’Ufficio, del Procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di Terni, Alberto Liguori, degli avvocati Francesco Emilio Standoli (neo presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Terni) e Francesca Abbati (presidente della Camera penale di Terni).

Relatori Personalità di rilievo del mondo giuridico nazionale hanno esposto le proprie puntuali ed efficaci relazioni: l’avvocato Rinaldo Romanelli (membro dell’Unione delle camere penali italiane), il professor Luca Marafioti (ordinario di diritto processuale penale presso l’Università degli Studi ‘Roma Tre’), il Presidente dell’Associazione nazionale magistrati Eugenio Albamonte, reduce dai lavori del 33° congresso nazionale ANM svoltosi nei giorni scorsi a Siena, e l’avvocato Manlio Morcella del foro di Terni.

Comunione d’intenti Molti i temi e di notevole spessore le tematiche trattate, come le novità in tema di impugnazioni e le modifiche della disciplina delle intercettazioni, anche con spunti critici su una riforma ‘omnibus’, dalle ambizioni strutturali ma dagli effetti ancora frammentari. L’iniziativa ha visto la luce – dall’idea alla progettazione, fino all’esecuzione – grazie alla sinergia tra le ‘giovani leve’ del mondo giuridico ternano, «che vede fianco a fianco, in uno spirito di serena e leale collaborazione, magistrati ed avvocati che sul territorio operano con la finalità unitaria di migliorare l’efficienza della macchina giudiziaria».

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