Masselli vs Gentiletti: «Pagliaccio». Poi pace

Terni, polemica durante la discussione in consiglio comunale tra il consigliere di Fdi e quello di Senso Civico

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Polemica lunedì pomeriggio a palazzo Spada tra il capogruppo in consiglio di Fratelli d’Italia Orlando Masselli e il consigliere di Senso Civico Alessandro Gentiletti. A far partire lo scambio – breve, poco dopo arriveranno le scuse – il termine «pagliaccio» utilizzato durante la discussione legata alla variazione di bilancio 2018 per l’affidamento dei servizi rivolti ai minori (Por Fse Umbria inclusione sociale e lotta alla povertà, l’atto passerà con 21 voti a favore e 10 astenuti).

SERVIZI SOCIALI E AFFIDAMENTO, LA DELIBERA APPROVATA

«La smetta di fare il pagliaccio»

Orlando Masselli

Tutti i consiglieri di minoranza hanno specificato di ‘promuovere’ la tenacia dell’assessore ai servizi sociali Marco Cecconi sul tema, pur mostrando perplessità sullo scorporo dell’Iva e la possibilità di superare la soglia comunitaria (750 mila euro) per la gara proprio a causa dell’Iva, variabile a seconda della stazione aggiudicataria (0, 5% o 22%). «L’imponibile – ha replicato Cecconi – è di 697 mila euro, per il Comune il resto sarà un risparmio per differenza». Poi tutto tranquillo – fatta eccezione per il passaggio di Cristiano Ceccotti della Lega, che ha parlato di una «una presa di posizione a priori dell’opposizione, ci sono enormi risvolti positivi per la collettività», al quale seguiranno le repliche di Valdimiro Orsini del Pd, Luca Simonetti del M5S e lo stesso Gentiletti – fino all’intervento di Masselli: «Sono rammaricato per l’atteggiamento di pregiudizio e preconcetto nei confronti dell’avversario politico, viene troppo spesso espresso dall’opposizione. Gentiletti – interrompe il discorso per attaccare – la smetta di fare il pagliaccio, vada da un’altra parte a farlo. Nessuno può avere la supponenza di conoscere il vissuto di chi sta in questi banchi e non ci sto a sentirmi dire ‘che ne sapete voi’», quest’ultima frase rivolta all’esponente pentastellato.

«Parola che la qualifica». Poi le scuse

A Gentiletti viene concesso un minuto d’intervento subito dopo l’episodio: «Il linguaggio di Masselli smentisce ciò che credevamo, ovvero che fosse educato. Usare l’espressione pagliaccio per esasperare un dibattito la qualifica». Poi durante il dibattito sulla «drammatica situazione delle scuole» – l’esposizione dell’assessore Enrico Melasecche – arriveranno le scuse: «Spero di poter recuperare nella relazione interpersonale con il consigliere Gentiletti». Pace fatta.

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