Migranti in Umbria, cosa pensano i giovani

Secondo un sondaggio, sarebbero il 14% quelli disponibili ad accogliere persone bisognose. Ecco che farebbero e a cosa sarebbero disposti a rinunciare per farlo

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Quattordici su cento. Tanti sarebbero i giovani umbri tra i 18 ed i 28 anni – stando ad un sondaggio on line dell’agenzia di comunicazione Klaus Davi &Co realizzato in occasione del Meeting sui Diritti Umani di Firenze –  disponibili ad accogliere persone bisognose, anche migranti.

La classifica Al primo posto della solidarietà ci sono i giovani emiliani (21%), seguiti a ruota da toscani (20%), calabresi (18%) e siciliani a pari merito coi campani (16%). Poi arrivano i giovani umbri, seguiti dai veneti (12%), laziali (9%), pugliesi (7%) e lombardi (4%).

Il sondaggio Su scala nazionale il primo dato che emerge è che i figli di operai e impiegati di livello base sono i più disponibili ad accogliere persone bisognose, anche migranti. Il 56% del campione infatti si dice non contrario ad ospitare un coetaneo bisognoso. Più apertura verso gli italiani quindi, mentre scende la disponibilità nei confronti degli stranieri (47%), immigrati o meno che siano. Salendo il livello sociale e delle professioni delle famiglie di provenienza dei ragazzi, diminuisce la loro disponibilità alla solidarietà tra coetanei. I più disponibili sono infatti i figli di genitori operai ed impiegati livello base (56%). Seguono i figli di Commessi, idraulici, elettricisti e muratori (48%). Terzi i ragazzi di famiglie di Piccoli Artigiani e commercianti (42%). Impiegati di primo livello, insegnanti, professori e dirigenti (34%). Professionisti, docenti universitari ed imprenditori laureati (29%). Top manager e banchieri d’affari (20%).

I dettagli Alla domanda “cosa saresti disposto a fare per un coetaneo bisognoso“, il 15% degli intervistati ha risposto «Accogliere in casa un ragazzo migrante della mia stessa età»; il 12% «Potrei dargli un piccolo aiuto economico»; l’11% «Giocare con lui per alleviare i suoi problemi; il 9% «Aiutarlo ad imparare l’italiano»; il 7% «Introdurre un ragazzo migrante nel mio ambiente». Al primo posto della solidarietà troviamo gli emiliani (21%), seguiti a ruota dai toscani (20%). Buoni terzi i calabresi (18%) e quarti i siciliani a pari merito coi campani (16%). Seguono gli umbri (14%), i veneti (12%), i laziali (9%), i pugliesi (7%) e i lombardi (4%). E a cosa sarebbero disposti a rinunciare i giovani italiani per aiutare gli altri? Il 31% «A parte della paghetta mensile (31%); il 28% «Ad un nuovo videogioco»; il 24% «Alla ricarica dello smartphone; il 18% «A un paio di serate cogli amici e il 15%; «A un nuovo paio di scarpe sneakers».

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