Moschea in carcere: «Bene, ma gli agenti?»

Terni, il segretario del sindacato Osapp, Giovanni Cesareo: «Iniziativa lodevolissima, ma adesso vogliano che la stessa attenzione la si riservi alle condizioni del personale»

Condividi questo articolo su

La casa circondariale di Terni, da qualche giorno, si è dotata ha una piccola ‘moschea’. A darne notizia è il segretario ternano del sindacato degli agenti Osapp, Giovanni Cesareo, che spiega che «alla cerimonia di inaugurazione è intervenuto anche il giornalista Gad Lerner».

La moschea Secondo Cesareo si tratta di una «iniziativa lodevolissima, apprezzata e condivisa dal sindacato che rappresento, perché favorisce il processo di integrazione delle popolazioni islamiche.
Come sindacato, vorremmo che identico impegno, organizzativo e finanziario, fosse manifestato per soddisfare le legittime aspettative del personale penitenziario, che vede rinviati di mese in mese, e di fatto mai portati a compimento, problemi (ad esempio, e per citarne soltanto qualcuno, la palestra e le sedie del vecchio padiglione) che, se risolti, migliorerebbero e renderebbero meno gravose le pesanti e difficili condizioni di lavoro degli agenti penitenziari».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli