MotoGp, Misano: Petrucci da urlo (2°)

Straordinaria rimonta dall’ottavo posto per il pilota di Terni sul circuito romagnolo. La battaglia conclusiva con Márquez premia lo spagnolo nelle ultime curve: «No rimpianti»

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Una gara formidabile e il primo, storico successo nella classe regina mancato per un niente. Nuovo podio per Danilo Petrucci nel mondiale Motogp: a Misano, nel gran premio di San Marino e della Riviera di Rimini sul circuito ‘Simoncelli’, il pilota di Terni rimonta dall’ottava piazza sulla pista bagnata e conduce a lungo la gara, prima di perdere la battaglia conclusiva nelle curve finali con Marc Márquez. Podio numero quattro – il terzo stagionale dopo Mugello e Assen – per lui: «Emozioni contrastanti, ho sognato – le parole a caldo a Tv8 – per tutta la gara di vincere. Ci ho provato fino all’ultima curva e sapevo che Marc mi stava studiando: nel finale sono quasi caduto e ho deciso di accontentarmi. Stavolta non ho alcun rimpianto».

Terzo podio stagionale Petrucci (foto Octo Telematics)

IL PODIO DI ASSEN

Due giri e 4° posto Petrucci perde due posizioni nelle curve iniziali, quindi scatta la rimonta: il ternano ne recupera quattro e chiude il primo giro in 6° piazza. Parte l’attacco a Crutchlow e Viñales, superati agevolmente nel giro di pochi chilometri: il ‘ducatista’ è già a un passo dal podio dopo una manciata di tornate.

IL PODIO AL MUGELLO

Giri veloci e rincorsa, Dovizioso e Márquez ko Scatenato il centauro ternano sulla pista bagnata e a rimetterci – giro record per Petrucci in avvio – è il leader del mondiale, sorpassato dal pilota del teacm Octo Pramac Racing. Nulla da fare nemmeno per il campione in carica: il 93 non tiene l’attacco dell’umbro e cede la posizione. A oltre venti giri dalla conclusione c’è solo Lorenzo davanti.

Petrucci sul podio (foto Octo Pramac Racing)

IL PODIO DEL 2015 A SILVERSTONE

Leader La magnifica prima parte di gara del ternano prosegue con la caduta dello spagnolo, che consegna la leadership della gara a Petrucci. L’unico in grado di reggere il ritmo del ternano è Márquez, non in grado tuttavia di avvicinare con una certa pericolosità il ‘ducatista’; si va avanti per diversi giri con lo spagnolo e Dovizioso che girano sugli stessi tempi del 9. Calma apparente, mentre l’asfalto si asciuga – in alcuni tratti – e i tempi si abbassano.

Battaglia finale, spunto iberico Dovizioso perde terreno nei sette giri finali, anche perché Petrucci e Márquez tirano a tutta – brivido per il ternano, che riprende la moto dopo una lieve sbandata in curva – riuscendo a girare con costanza sull’1’47.5/6. Il ternano non molla nulla e risponde colpo su colpo ai tentativi d’avvicinamento del 93; fino a due giri dalla conclusione, quando il campione del mondo in carica piazza l’affonda giusto per andarsi a prendere il quinto trionfo stagionale. Applausi a scena aperta per entrambi e un pizzico di rammarico per il ternano, ancora una volta a un passo dalla vittoria.

Petrucci 7°: «Un po’ deluso» Con i 20 punti ottenuti, il ‘ducatista’ scala posizioni nella graduatoria generale e sale al 7° posto a quota 95 punti: superati Lorenzo, Crutchlow e Folger. Prossimo appuntamento il 24 settembre ad Alcañiz per il gran premio d’Aragona, quindi spazio al tour asiatico. «La gara? Come quando vedi un film che ti piace tanto e a dieci minuti dalla fine si spegne la televisione. All’inizio c’era più acqua – ha commentato – e forse ero più forte, sapevo che mi avrebbe attacco alla fine e ha spinto moltissimo: ho preso dei bei rischi e mi dispiace non aver vinto. Sono un po’ deluso, oggi sono stato battuto e non ho rimpianti come ad Assen».

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