Narni, Beata Lucia: «Gestione non chiara»

Sinistra per Narni attacca: «Alla gara per la gestione di una struttura è stata ammessa un’azienda finita sotto i riflettori dell’Anac»

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di Luciano Novelli
Consigliere comunale ‘Sinistra per Narni’

Sono costretto, mio malgrado, a ritornare a parlare dell’istituto ‘Beata Lucia’ di Narni: ad oltre un mese dal mio precedente comunicato non è cambiato nulla e, anzi, la situazione politica e gestionale dell’ente si è fatta più pesante. Nel frattempo il consiglio di amministrazione dell’ente è rimasto orfano, a causa delle dimissioni di un membro nominato dalla Regione Umbria su suggerimento del sindaco De Rebotti.

Lo stesso cda non risulta legalmente costituito così come recita lo statuto dell’ente e il presidente del cda, nominato dal sindaco di Narni, viene spesse volte messo in messo in minoranza così come è accaduto per la proroga dell’incarico di direttore dell’ente, in quanto secondo la Legge Madia, essendo pensionato, non può ricoprire tale ruolo.

Queste due questioni possono bastare per mettere a rischio di annullamento sia le delibere del consiglio che le determine dirigenziali che l’ente produce. Ma andiamo avanti: seppur con questi vizi di forma alle spalle, il cda continua a produrre atti molto importanti e sostanziali come l’indizione di una gara di appalto per la gestione operativa della struttura di accoglienza ‘Il porto riparato’ (importo a base d’asta di 1,2 milioni di euro per il quinquennio) e sempre il cda delibera la commissione giudicatrice costituita da tre membri più un segretario, dove l’attuale direzione è nominata presidente della commissione di gara.

Il fatto curioso, e per certi aspetti imbarazzante, arriva quando si legge sul sito istituzionale dell’ente che tra le imprese che parteciperanno alla gara per l’aggiudicazione dell’appalto sopra riportato, ne compare una finita sotto i riflettori dell’autorità nazionale anti corruzione diretta da Raffaele Cantone nella famosa relazione su Roma Capitale scaturita a seguito dell’inchiesta Mafia Capitale. A questo punto rinnovo l’invito al Sindaco, che ha una responsabilità politica sulla gestione dell’ente, di intervenire al più presto al fine di fugare tutti i dubbi e le incertezze sulla gestione dell’ente e nel frattempo di nominare una nuova commissione giudicatrice per la gara in corso.

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