Narni: «Scuole sicure». Il sindaco le riapre

Controlli in tutti gli istituti dell’Umbria. La Regione, mercoledì 2, ha convocato una riunione al centro di Protezione Civile di Foligno per un report dettagliato

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Il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, ha revocato l’ordinanza emessa domenica a seguito del sisma e riguardante la chiusura fino al 2 novembre delle attività didattiche e degli edifici pubblici destinati ad attività turistiche e culturali.

Nuova ordinanza Lunedì il sindaco ha emanato una nuova ordinanza relativa all’esito dei sopralluoghi e dei controlli effettuati in giornata. Nella nuova disposizione si sottolinea che «le verifiche effettuate dai tecnici hanno dato esito negativo, non riscontrando l’esistenza di problematiche». Da lunedì gli edifici pubblici sono riaperti, per quanto riguarda gli asili, date le festività, riapriranno mercoledì 2 novembre. Le scuole invece, che erano già chiuse per i ponti legati al primo e 2 novembre, riapriranno giovedì 3, come già previsto.

La sicurezza Nella giornata di lunedì si sono svolti «sopralluoghi nelle scuole in tutta l’Umbria per garantire, dopo gli eventi sismici degli ultimi giorni, la massima sicurezza agli studenti e al personale scolastico». L’assessore regionale all’edilizia scolastica, Antonio Bartolini, informa che «la Regione ha convocato una riunione al centro di Protezione Civile di Foligno per mercoledì 2 novembre alle 17, con la finalità di fare un report dettagliato sullo stato degli edifici scolastici della regione e, in particolare, delle zone maggiormente colpite dal sisma. L’obiettivo è di garantire una ripresa delle lezioni in sicurezza, a tal fine sono invitati i sindaci, che dovranno rappresentare le problematiche relative ai loro Comuni, nonché i rappresentanti dell’ufficio scolastico regionale e delle Province».

Provincia di Perugia A seguito delle nuove scosse sismiche, domenica mattina i Comuni umbri avevano deciso di chiudere scuole ed edifici pubblici. Il primo a farlo è stato quello di Perugia, che ha chiuso edifici pubblici, teatri e cinema, asili nidi non solo pubblici ma anche privati e scuole materne, fino a nuova disposizione. Restando in provincia di Perugia, la decisione di chiudere le scuole fino al 2 novembre da parte dei sindaci di Foligno, Spoleto e dell’intera Valnerina. Per quanto riguarda Assisi, il sindaco Stefania Proietti aveva disposto per lunedì la chiusura di tutte le scuole paritarie, dell’infanzia, delle primarie e dei nidi privati nonché delle sedi universitarie e di tutti gli edifici pubblici. Anche a Gubbio il sindaco Filippo Mario Stirati, a titolo precauzionale, aveva chiuso asili e scuole. A Corciano per il sindaco Cristian Betti anche gli asili nido pubblici e privati del Comune rimarranno chiusi fino al 2 novembre compreso, mente le primarie, secondarie e le scuole dell’infanzia sono già chiuse per le festività.

Provincia di Terni Nella giornata di lunedì 31 ottobre, le scuole di ogni ordine e grado di Terni, comprese le sedi universitarie, sono state chiuse non solo per l’attività didattica ma anche per quella amministrativa. Sulla riapertura o meno delle scuole al termine del ponte di Ognissanti verrà data apposita comunicazione. Controlli in tutte le 36 strutture di competenza della Provincia di Terni, Orvieto e Narni per esamianre la tenuta e le condizioni di stabilità dopo la nuova scossa di terremoto registrata domenica mattina.

A Giove verrà emessa nelle prossime ore dal sindaco Alvaro Parca un’ordinanza di inagibilità temporanea per l’edificio che ospita scuola materna, primaria di primo grado e secondaria di primo grado. Dopo il sopralluogo odierno, i vigili del fuoco hanno reso noto che le «condizioni sono tali da rendere necessaria l’esecuzione di ulteriori verifiche tecniche, nonché di adottare tutti gli eventuali provvedimenti atti a scongiurare pericoli per la pubblica e privata incolumità». Sindaco e giunta stanno studiando le opportune soluzioni sostitutive.

L’università La Regione garantisce, dice Bartolini, che «metterà in campo tutte le azioni per garantire la massima sicurezza alla popolazione universitaria e, in particolare, agli studenti fuori sede. In questa fase di emergenza stiamo lavorando con determinazione per rendere le città universitarie di Perugia e Terni il più possibile sicure e tranquille per i giovani che hanno scelto di studiare in Umbria. Proprio per garantire agli studenti la giusta informazione e la massima sicurezza, è stato stabilito di rafforzare la collaborazione tra le istituzioni locali in particolare con i Comuni di Terni e Perugia, l’Università degli Studi e l’Università per Stranieri di Perugia, l’Accademia di Belle Arti e i due Conservatori di Perugia e Terni. Da parte delle istituzioni culturali – ha evidenziato l’assessore – la collaborazione ad operare congiuntamente è stata massima».

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