Narni: stalking verso l’ex compagna. Finisce in carcere

L’uomo, pensionato, è stato arrestato dai carabinieri del comando stazione di Narni Scalo. Il procuratore: «Sventato possibile femminicidio»

Condividi questo articolo su

Un uomo – pensionato narnese – è stato arrestato martedì dai carabinieri di Narni Scalo per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna. Ora si trova in carcere a Terni.

«Calvario per colpa di un aguzzino»

Di seguito la nota diffusa dal procuratore capo di Terni, Alberto Liguori: «Ancora una volta il circondario di Terni teatro di un grave fatto nei confronti di una donna della provincia: l’ennesima relazione affettiva interrotta a causa degli atti persecutori posti in essere dal suo ex e portata all’attenzione della procura di Terni dalla stazione carabinieri di Narni. Un calvario quello passato dalla parte offesa, bersaglio preferito, sin dal mese di ottobre del 2021 e fino ai giorni nostri, di una persona poi rivelatasi un aguzzino. Continue vessazioni – afferma Liguori -, violenze, danneggiamenti, pedinamenti anche in luoghi pubblici, tanto da aver consumato le residue capacità di resistenza della vittima, bombardata da sms, messaggi su Whatsapp che ne hanno fiaccato la mente ed il corpo, facendola vivere in un continuo stato d’ansia e di prostrazione, con concreto pericolo per la propria incolumità psicofisica».

Alberto Liguori

Le riflessioni

«Proprio perché il tema è la violenza di genere – osserva Liguori -, sussistono legittime ragioni di interesse pubblico alla diffusione della notizia per informare, ancora una volta, la nostra comunità della triste piaga del fenomeno delle violenze sulle donne per prevenire e, soprattutto, per esortare chiunque vive il medesimo dramma a rivolgersi ai centri di aiuto, alle forze di polizia e alla magistratura requirente della procura della Repubblica di Terni. Perché, facendo squadra, la risposta giudiziaria non si farà attendere. Siamo muniti di protocolli istruttori che consentono di seguire le indagini in prima persona e in diretta e che, a seconda della gravità della situazione rappresentata e provata, ed indi alla luce del quadro indiziario e cautelare raggiunto, assicuriamo misure cautelari nel pieno rispetto della legge e, nel contempo, svolgiamo indagini anche a favore dell’indagato, rispettosi del precetto costituzionale che vuole l’imputato innocente sino alla sentenza definitiva di condanna».

Sulla vicenda: «Rischio femminicidio»

«Il quadro cautelare provvisorio che è emerso – prosegue il procuratore capo di Terni – è allarmante e di eccezionale gravità: gli esiti delle prime attività investigative hanno confermato un’attività persecutoria costante e con più che probabili e, allo stato scongiurati, sconfinamenti in fatti reato ben più gravi che purtroppo le cronache giudiziarie ci consegnano con una frequenza a dir poco allarmante e preoccupante. La fine di una storia d’amore malata, causa la presenza di freni inibitori inficiati, unitamente ad una cultura retrograda e primitiva della donna oggetto e non soggetto di una relazione sentimentale, concretamente può sfociare nell’ennesimo episodio di femminicidio».

«Gravità indiziaria tale da richiedere la custodia in carcere»

«Fatto e movente, al cospetto di un quadro indiziario votato alla gravità e alla necessità di salvaguardare esigenze cautelari di natura eccezionale – spiega Alberto Liguori -, giustificano le ragioni di interesse pubblico per la diffusione della notizia relativa alla richiesta e conseguente accoglimento della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del presunto autore dei reati di cui in narrativa. La gravità indiziaria, raggiunta dal compendio probatorio raccolto nell’immediatezza, ha varcato la soglia per l’applicazione della custodia cautelare in carcere: denuncia dettagliata della parte offesa, sommarie informazioni attendibili confermate da altre dichiarazioni rese da persone informate dei fatti e da relazioni di servizio della polizia giudiziaria che ha operato».

Il contesto criminale ternano in materia di reati ‘codice rosso’

«Alla luce della letteratura criminale cui stiamo assistendo negli ultimi tempi avente quale protagonista l’intollerabile e maleodorante violenza di genere, specie in ambiente domestico e all’interno di relazioni sentimentali in danno delle donne, l’ufficio requirente di Terni – spiega il procuratore capo – avverte la necessità di invitare la nostra comunità a tener alta la guardia posto che la vicenda di cui in narrativa, oltre ad essere maturata in un contesto di relazioni affettive, si inserisce in un periodo giudiziario che ha fatto registrare un aumento preoccupante dei reati da ‘codice rosso’: dal 30 giugno 2020 al 1° luglio 2021 il numero di iscrizioni per violenze sulle donne erano 43, mentre dal 2 luglio 2021 al 26 gennaio 2022 ne sono state già iscritte 133 con un aumento superiore al 50% e il periodo di verifica deve ancora concludersi (al 1° luglio 2022). Lo stato del procedimento penale in corso (indagini preliminari) rilascia, comunque, sullo sfondo un soggetto attinto da sola gravità indiziaria, custodito in carcere, in attesa di sviluppare pienamente il suo diritto di difesa, impregiudicata la sua innocenza sino a sentenza definitiva di condanna».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli