Norcia, giudice chiede lumi sul Deltaplano

Il Commissario per gli usi civici convoca Comune, Regione e Wwf dopo l’esposto ambientalista. Lente sulla natura demaniale dei terreni

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Una struttura ‘ad alto impatto’ per un’area iper-tutelata qual è il Pian Grande di Castelluccio di Norcia. Per questo il Wwf di Perugia, attraverso il proprio responsabile Sauro Presenzini e l’avvocato Valeria Passeri, aveva presentato un esposto urgente alla procura di Spoleto, chiedendo il sequestro dell’area interessata dai lavori di costruzione del ‘Deltaplano’, la struttura destinata ad ospitare 23 esercizi commerciali su oltre 11 mila metri quadrati, in corso di ultimazione. Per il Wwf, oltre ad essere troppo impattante, l’opera non offre garanzie di ‘temporaneità’ e – soprattutto – va a violare quei vincoli demaniali che già avevano portato al sequestro, nel 2016 da parte del Commissario per gli usi civici di Umbria, Lazio e Toscana, dei terreni temporaneamente adibiti ad area sosta dal Comune di Norcia.

In aula

Quell’esposto sta facendo il proprio corso e proprio il Commissario per la liquidazione degli usi civici, Antonio Perinelli, ha convocato per il prossimo 16 novembre a Roma la Regione Umbria, il Comune di Norcia e Sauro Presenzini del Wwf. L’udienza – scrive il commissario – ha come finalità quella di «accertare se i terreni abbiano o meno natura demaniale civica, adottandosi ogni consequenziale provvedimento anche in ordine al sequestro degli stessi». Una vicenda che, allo stato, non può dirsi conclusa, per una battaglia – quella promossa dal Wwf – che tante polemiche ha sollevato anche fra gli stessi residenti e commercianti di Castelluccio, costretti ad abbandonare i propri spazi dopo i terremoti del 2016 e 2017.

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