Nuovo ospedale Terni: proroga accordo con Cdp a settembre 2023 per due criticità

Chiarelli e Scotti firmano: un anno in più rispetto al protocollo originario. Motivo? Fideiussione e quadro esigenziale

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di S.F.

«Il responsabile unico del procedimento, ingegnere Gianluca Bandini, e la direzione aziendale hanno richiesto una proroga del protocollo d’intesa con Cassa Depositi e Prestiti poiché nel corso dell’esecuzione, tale periodo si è rilevato non sufficiente per valutare la proposta, per ragioni afferenti alle criticità legate alla fideiussione e quelle legate alla necessità di sviluppare un quadro esigenziale». È uno dei passaggi chiave che ha portato il direttore generale del Santa Maria di Terni, Pasquale Chiarelli, ad approvare giovedì l’addendum al protocollo d’intesa per l’attività di supporto con Cdp in merito alla proposta di affidamento del contratto di concessione per il nuovo ospedale. Con focus sulla progettazione definitiva/esecutiva, l’esecuzione dei lavori e la gestione di alcuni servizi non sanitari. La scadenza è ora fissata al 13 settembre 2023.

15 sale operatorie, 540 posti letto, elisoccorso sul tetto e parcheggio multipiano. Il progetto dell’ospedale di Terni

Un anno e mezzo dalla proposta

Come noto la partita è in mano all’ospedale di Terni dal 21 maggio 2021, quando all’azienda è stata sottoposta la proposta a firma del raggruppamento temporaneo composto dalla Salc Spa e dalla Abp Nocivelli Spa. Due mesi dopo – era il 2 luglio 2021 – il dg del Santa Maria ha approvato il protocollo d’intesa con Cdp per il supporto a Bandini nell’ambito degli aspetti economici-finanziari per il maxi progetto. Tutto a titolo gratuito. Bene, cosa è successo dunque? In sostanza l’attuale accordo scade tra pochi giorni e il lavoro non è terminato essenzialmente a causa del lavoro sul quadro esigenziale: la proposta ora è in mano al soggetto proponente e di conseguenza è scattata la necessità di una proroga. A firmare l’addendum sono lo stesso manager pugliese e Andrea Scotti, responsabile rigenerazione urbana, infrastrutture e gestioen progetti advisory di Cdp.

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La finalità. Palla in mano al futuro dg

Con il protocollo le parti coinvolte intendono definire i principi «regolatori della cooperazione tra Cdp e l’amministrazione finalizzata alla realizzazione del progetto con particolare riguardo all’analisi e all’implementazione delle attività». Il tutto attraverso un rapporto di collaborazione «a fini istituzionali, tenuto conto dei comuni obiettivi e nei limiti della normativa applicabile e delle rispettive disposizioni statutarie, nonché in funzione della eventuale concessione di finanziamenti». Storia ancora lunga. Da ricordare – curiosa coincidenza – che proprio dal 13 settembre Chiarelli non sarà più il direttore generale dell’ospedale ternano. A stretto giro la Regione svelerà la delicata scelta in merito al sostituto.

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