Perugia calcio, indagato Santopadre

Il presidente replica: «Normali controlli, si tratta di somme regolarmente iscritte nei bilanci e quindi non credo si possa parlare di fatture false»

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Su Massimiliano Santopadre, il presidente del Perugia Calcio, sarebbe in corso un’indagine dalla procura di Rieti per reati fiscali. L’ipotesi su cui si starebbe indagando – secondo il quotidiano ‘Il Tempo’ – sarebbe relativa ad illecite provviste finanziarie per finanziare la società calcistica.

Gli intrecci Santopadre, infatti, oltre a essere il presidente del Perugia, tra le altre cose è proprietario del marchio di abbigliamento ‘Frankie Garage’, sponsor della squadra. Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza starebbe effettuando perquisizioni a Roma, Perugia e Latina: con relativo sequestro di documenti contabili e societari.

L’inchiesta Il giro coinvolgerebbe un gruppo di società operanti nel settore del commercio di abbigliamento all’ingrosso e al dettaglio, tutte collegate al marchio Frankie Garage e che avrebbero dato vita ad un vorticoso giro di fatture – per un totale di 90 milioni di euro – sul quale si sta cercando di fare chiarezza.

Parla Santopadre Nel pomeriggio di giovedì Santopadre ha detto la sua, parlando di «normali controlli che la Finanza ha fatto nelle mie, come credo in altre, aziende. Le società oggetto dei controlli sono state cedute e quindi non ritengo di dover temere nulla. Quanto ai 90 milioni indicati nell’articolo de Il Tempo – ha detto il patrronb del Perugia – si tratta di somme regolarmente iscritte nei bilanci e quindi non credo si possa parlare di fatture false. Io – ha concluso Santopadre – non ho nessuna paura,  se non quella di essere costretto a perdere tempo in queste faccende legali, che potrebbero distrarmi dalla gestione del Perugia».

 

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