Perugia, caldo e rischi: c’è la ‘fase di disagio’

Dichiarata in seguito al bollettino di centro di competenza nazionale del ministero della Salute: ondate di calore giovedì e venerdì

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Temperature massime percepite di 33 gradi con «condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio». Per questo motivo, in seguito al bollettino del centro di compentenza nazionale del ministero della Salute, è stata dichiarata la ‘fase di disagio’ – livello 2 – per giovedì e venerdì. Dove? A Perugia.

Caldo e consigli Il Comune di Perugia lancia dunque il classico vademecum per combattere l’ondata di calore che colpira la città. Niente di nuovo sotto il sole: «Bere più liquidi (in particolare acqua), stare in casa o in zone ombreggiate e fresche e, se possibile, in ambienti condizionati nelle ore di maggiore insolazione (tra le 11 e le 15); ventilare l’abitazione (se si percepisce un surriscaldamento corporeo, aumentare la ventilazione, usare un condizionatore se è possibile); nelle ore più calde, se non si ha un condizionatore in casa, fare docce e bagni extra o recarsi in luoghi vicini in cui vi sia l’aria condizionata (per esempio, cinema, centri commerciali, biblioteche); indossare abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, anzi sciolti, per permettere la circolazione dell’aria sul corpo; evitare esercizi fisici non necessari all’aperto o in luoghi non condizionati ed evitare l’esposizione inutile al sole diretto; nel caso in cui si debbano svolgere attività all’aria aperta: limitarle alle ore mattutine e serali; preferire pasti leggeri e fare attenzione all’opportuna conservazione dei cibi; non sostare in automobili ferme al sole né lasciare mai persone, specialmente bambini o anziani, né animali domestici in auto o altri veicoli chiusi». In caso di necessità è possibile rivolgersi all’Asl, al numero unico dell’Urp o agli uffici decentrati per conoscere i servizi.

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