Perugia, Cgil: «Il lavoro priorità per il 2018»

Illustrate le linee programmatiche della Camera del Lavoro. C’è un bando per i territori del terremoto. Sgalla: «Problemi dell’Umbria amplificati dalla crisi»

Condividi questo articolo su

«Oggi (mercoledì, ndr) c’è stata la conferenza stampa della Camera del Lavoro di Perugia. La prossima settimana toccherà a quella di Terni. Il lavoro dovrà essere la priorità per il nuovo anno»: così a umbriaOn il segretario regionale Cgil Vincenzo Sgalla nel presentare le sfide del nuovo anno.

Vincenzo Sgalla

Sgalla: «Ritardi amplificati» «La nostra – dice Sgalla – è la regione che ha subito maggiormente gli effetti della crisi in Italia. O si immagina un progetto complessivo generale per un nuovo modello di sviluppo della nostra regione oppure il piano inclinato in cui ci siamo infilati diventa irreversibile. I problemi storici dell’Umbria (il fatto di essere una regione piccola e con difficoltà comunicazione) sono stati amplificati dalla crisi senza che ci fosse un intervento sul modello di sviluppo. Non abbiamo ancora capito come l’Umbria starà (o dovrebbe stare) nel nuovo sistema economico per i prossimi 10 anni. Mentre le altre regioni, bene o male, pur con molte difficoltà, questo tipo di ‘nuova vocazione’ o ce l’avevano o se la sono data, noi abbiamo perso la vocazione precedente senza costruirne una nuova».

Il lavoro «Auspichiamo un 2018 all’insegna del lavoro dignitoso e della riduzione delle disuguaglianze»: questo il senso del messaggio della Cgil di Perugia nella conferenza stampa di inizio anno con il segretario generale Filippo Ciavaglia, che ha fatto il punto sui grandi nodi irrisolti lasciati in eredità dall’anno appena concluso: un’economia ancora in grande difficoltà (nel 2016 l’Umbria ha fatto registrare il peggiore risultato italiano in termini di Pil, -1,3%, e di occupazione, -1,5%), le vertenze aperte che interessano alcune tra le principali aziende del territorio provinciale (Perugina, Novelli e Maran su tutte), l’effetto terremoto, che rischia di aggravare ulteriormente lo spopolamento di interi territori delle aree interne, un welfare familiare che non regge più.

Darsi una mossa «O si inverte il trend – ha detto Ciavaglia – intervenendo a livello di sistema e quindi non solo con soluzioni tampone, come gli ammortizzatori sociali, pure necessari, ma con un’azione massiccia di creazione di lavoro, quello buono, oppure il ritardo accumulato rischia di divenire incolmabile». L’appello è dunque rivolto non solo alle istituzioni locali («che devono aprirsi di più alle proposte delle forze sociali e al confronto»), ma anche alle imprese e alle loro associazioni «affinché cambino atteggiamento e abbondino la linea della competizione giocata tutta sui costi, a partire da quello del lavoro».

Un momento della conferenza

Il bando per i territori del sisma Da questo punto di vista – è stato annunciato nel corso della conferenza – un primo fatto concreto che vede impegnate a livello nazionale Cgil, Cisl e Uil insieme a Confindustria è la predisposizione di un bando, finanziato con i soldi di lavoratori e imprese (6,7 milioni di euro), per progetti di aiuto alle popolazioni colpite dal sisma del centro Italia, con il particolare obiettivo di “favorire il mantenimento e la crescita dell’occupazione nelle zone terremotate.

Le elezioni In vista del 4 marzo la Cgil «sarà impegnata, nella sua autonomia, a fare politica – ha detto ancora Ciavaglia – che significa avanzare proposte e rivendicare impegni da parte di chi si candiderà, anche dalla nostra provincia, a guidare il paese nei prossimi anni. Non a caso nel mese di gennaio a Milano si svolgerà la conferenza programmatica della Cgil, dalla quale usciranno le linee di azione che il nostro sindacato intende seguire per i prossimi anni. Poi a fine anno ci sarà il congresso che porterà al rinnovamento dei nostri gruppi dirigenti e delle nostre strutture. E in vista di questo fondamentale appuntamento – ha concluso Ciavaglia – la Cgil di Perugia ha già avviato un percorso di riorganizzazione interne volto a rafforzare e rendere sempre più centrali le nostre Camere del Lavoro territoriali, veri e propri punti di riferimento per lavoratrici, lavoratori, cittadine e cittadini della provincia di Perugia che quotidianamente (anche in questi primissimi giorni dell’anno) si rivolgono in gran numero al sindacato in cerca di servizi, assistenza e tutela».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli