Perugia, eroina killer: muore un 27enne

Il corpo senza vita del ragazzo è stato trovato in casa nel pomeriggio di mercoledì: inutili i tentativi di rianimarlo

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Era nato a Varese, ma è venuto a morire, solo come cane, nella città dove si era laureato in giurisprudenza e dove aveva deciso di restare per fare anche l’esame di abilitazione alla professione di avvocato. Ad ammazzarlo pare proprio sia stata l’eroina.

Ragazzo modello Chi lo conosceva – il suo coinquilino, i tanti amici che aveva a Perugia e anche la sua ragazza – lo definiscono un ragazzo modello. Nel suo passato, nessun precedente e non era conosciuto come assuntore di stupefacenti.

Morto solo Il ragazzo con cui condivideva l’appartamento di via Pinturicchio, nel quartiere di Porta Pesa a Perugia, ha riferito di averlo sentito rientrare intorno alle 2 della notte. Mercoledì mattina, uscendo di casa, ha pensato che dormisse, ma quando alle 14 è rientrato, non vedendolo ha bussato alla porta della sua camera, poi è entrato e l’ha trovato. Morto. Accanto al corpo è stata rinvenuta una bustina, con una sostanza che presumibilmente è eroina.

Overdose L’ipotesi è che abbia assunto una droga ‘tagliata’ in modo diverso rispetto a quella a cui il suo fisico era abituato e che gli sia stata fatale. Nelle prossime ore gli investigatori termineranno i rilievi – sul posto oltre a squadra mobile e 118 è intervenuta la scientifica e il magistrato di turno, Claudio Cicchella – e sarà disposta l’autopsia sul corpo del giovane. Appare comunque ormai certo che si possa trattare di un nuovo, drammatico, caso di overdose. Unaltra vita stroncata da quella polvere bianca che sta mietendo vittime a ripetizione.  La famiglia è stata avvertita e sta arrivando a Perugia.

Il racconto «Qui c’è sempre un gran via vai – commentano al bar di Porta Pesa – è pieno di spacciatori che fanno la spola tra corso Garibaldi e Monteluce e la sera stazionano anche qui davanti alla rotonda, poi salgono in via della Viola dove smerciano e si drogano per strada. Prima la polizia passava e si fermava più spesso, ora vengono lasciati liberi di vendere la droga a cielo aperto».

 

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