Perugia, flash mob contro la violenza di genere

L’iniziativa è stata organizzata in piazza IV Novembre dalla Rete donne antiviolenza. Impressionanti i numeri del fenomeno

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di Ros. Par.

Ogni paio di scarpe a rappresentare una vita spezzata, quella di una donna ammazzata per mano di un uomo: marito, compagno, fidanzato, amico. Uccisa per possesso, gelosia, perché non si vuole accettare la fine di una storia. Assassinata tra le mura domestiche da chi doveva proteggerla. Come purtroppo è accaduto anche venerdì sera in una frazione di Città di Castello.

Flash mob E ancora una volta piazza IV Novembre, in pieno centro storico, ha fatto da cornice al flash mob contro la violenza di genere che si è tenuto alla vigilia della festa internazionale della donna. Un tappeto di scarpe per fare riflettere su una ricorrenza che dovrebbe essere festeggiata tutti i giorni, o quanto meno dovrebbe portare a riflettere tutti: uomini e donne. Ad organizzare l’evento la Rete delle donne antiviolenza onlus, la cui sede si trova in via della Viola.

Il fenomeno Una rete che dà supporto alle donne che decidono di dire basta ai soprusi che hanno subìto in silenzio, per paura e vergogna. Perché se una donna viene maltrattata da chi dice di amarla, non è amore. «Parlare di violenza di genere in relazione alla diffusa violenza sulle donne – fanno sapere dalla Rete delle donne antiviolenza – significa mettere in luce la dimensione sessuale di un fenomeno che si crede limitato. In realtà è esteso, anche se sommerso e sottostimato, e riguarda un terzo della popolazione femminile».

I numeri della violenza Oggi nel mondo viene uccisa una donna ogni otto minuti e una su due è vittima del proprio partner. Le violenze a causa del proprio partner sono la prima causa di morte e di invalidità permanente per coloro che hanno tra i 16 e i 44 anni. Numeri impressionanti. Che ci dicono come la violenza di genere possa essere fisica, psicologica, sessuale, economica. E riguarda tutte le età e le classi sociali.

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