Perugia, il clima muta e aumentano i rischi

Tanti i risultati esposti sul clima in occasione del convegno ’40 anni di clima a Perugia’, in aumento il fenomeno dei nubifragi

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di M.Lilla

Tanti sono stati, in 40 anni di rilevazioni, i cambiamenti climatici che hanno interessato la città di Perugia e il territorio umbro in generale, raccontati e illustrati in occasione dell’incontro sui ’40 anni di andamento climatico a Perugia’, organizzato dal Comune di Perugia in collaborazione con Arpa Umbria, l’Ordine dei Geologi della regione Umbria, Perugia Meteo e Linea Meteo e Umbria Mobilità Esercizio.

Quanta Pioggia e quanto sole Dall’incontro, che ha visto la partecipazione di molte pesone interessate che hanno riempito la Sala della Vaccara in ogni ordine di posto, sono emersi tanti piccoli particolari di questi anni: dall’anno più piovoso a quello più secco. Il 2010 è risultato l’anno più piovoso degli ultimi 100 anni a Perugia con oltre 1344 mm caduti. Ne sono seguite (2011-2012) due annate “siccitose” soprattutto nei periodi autunnali con gravi conseguenze per la città di vario genere: incendi, problemi all’approvvigionamento idrico ed all’agricoltura. A fine 2012 c’è stato l’ennesimo cambiamento radicale (a partire dal mese di ottobre) con una piovosità doppia del normale, precipitazioni importanti con conseguenti alluvioni sia nel Perugino che nell’Orvietano (500 mm in 48 ore). Il 2013 è risultato, quindi, il secondo anno più piovoso dal 1911 ad oggi, con tendenza che si è protratta fino a tutto il 2014. Alcuni dati confermano le conseguenze di tale andamento: il lago Trasimeno nell’ottobre 2012 era a meno 185 cm sullo zero idrometrico; solo dopo 14 mesi (nel febbraio 2014) si è arrivati a +38 cm, che salgono a +40 attualmente.CLima Perugia

Ma che freddo fa L’andamento climatico poi non è solo una questione di pioggia e siccità ma anche una questione di temperature, alcuni esempi: gennaio 1985 è stato il mese del “gelo” per antonomasia, con alcune aree pianeggianti che hanno toccato i meno 20 gradi; nel 29 dicembre 1996 ci sono stati 50 cm di neve fresca a Perugia, o come nel febbraio 2012 quando anche il Trasimeno si è congelato per una settimana dal 1 al 10 febbraio. Le ondate di calore, invece, hanno avuto un picco dal 1994 in poi, considerato anno di rottura. Si ricordano l’estate 2003 e le annate 2011 e 2012.

Tanti nubifragi Questa situazione ha favorito il diffondersi di veri e propri nubifragi. Perugia, storicamente, ha una piovosità media di 890 mm all’all’anno, ma in nove degli ultimi 20 anni sono stati ampiamente superati i 1000 mm l’anno. Il problema reale è che spesso e volentieri in tempi recenti, dal 1996 ad oggi, sono cresciuti i nubifragi più intensi, quelli oltre gli 80 mm, rispetto a quelli più contenuti, dai 60 agli 80 mm. Questi fenomeni sono di due tipi: limitati sul territorio, per esempio l’8 giugno 2011, caddero 70 mm in 80 minuti a San Sisto. Negli ultimi cinque anni emerge l’aumento dei nubifragi ‘puntiformi’, ossia che colpiscono aree circoscritte.

Portale umbro e monitoraggio del clima Per cercare di monitorare questa situazione è stato creato un portale denominato lineameteo.it, di valenza nazionale, ma di ideazione e realizzazione interamente umbre. Lo stesso raccoglie i dati provenienti da circa 1148 stazioni meteo, fornendo informazioni reali ed immediate, ma anche un archivio di quanto accaduto in passato. Una media di 850 stazioni è costantemente online, mentre sono 450 le webcam: il servizio consente di coprire tutta Italia e parte della Francia.

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