Perugia, nubifragio: «Stato di emergenza»

Il Comune lo richiederà dopo la ‘bomba d’acqua’ di domenica: seminterrati allagati, alberi caduti e rischio frane

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Una pioggia come non se ne vedeva da trent’anni. E’ questo il primo dato che emerge dal bollettino della Protezione civile, il giorno dopo che la grande bomba d’acqua ha colpito e allagato mezza Perugia. Il Comune di Perugia richiederà lo stato di emergenza dopo il nubifragio di domenica e nel frattempo con una ordinanza, il sindaco, Andrea Romizi, ha prorogato l’apertura del centro operativo comunale di protezione civile che sta provvedendo al monitoraggio delle situazioni di emergenza e sta verificando la funzionalità di alcuni edifici.

Perugia maltempo3Consiglio regionale Sull’incredibile nubifragio si muoverà, martedì, in seconda commissione, anche il consiglio regionale, con l’interrogazione promossa da Giacomo Leonelli del Pd per verificare se sussistano le condizioni per la richiesta dello stato d’emergenza o calamità naturale. Nell’esprimere «solidarietà e vicinanza ai cittadini colpiti», Leonelli spiega che si è trattato di «un evento difficilmente prevedibile, che ha creato innumerevoli disagi soprattutto nella città di Perugia, interessata quasi complessivamente ed in particolare nella zona Nord-Est, ma anche in alcune frazioni della zona di Assisi. L’emergenza creata dal tale evento è stata tale da creare danni ad abitazioni, attività commerciali e artigianali e alle zone coltivate del territorio interessato. In alcuni casi, come quelli di allagamenti di sottopassi, frane e smottamenti si è verificato anche il rischio di incolumità per le persone oltre che per le cose».

Perugia maltempo4Emergenza Nello specifico, Leonelli chiede alla giunta regionale di sapere «con quale frequenza negli ultimi cinquanta anni il territorio in oggetto sia stato interessato da eventi della stessa portata e se tale evento possa essere tecnicamente considerato di carattere eccezionale; se risulta che la gestione dell’emergenza sia stata affrontata da parte di tutte le autorità preposte in base ai protocolli predisposti per situazioni del genere; quale sia la stima del quadro complessivo dei danni provocati e se sussistano le condizioni per la richiesta da parte della giunta dello stato di emergenza/calamità naturale».

Piogge torrenziali Nella zona di Pianello sono caduta circa 120 millimetri d’acqua in due ore – l’equivalente di quanto in media accade in due mesi, 85 millimetri in un’ora e mezzo a Ponte Felcino, quantità molto significative secondo Nicola Berni del centro funzionale di protezione civile di Foligno. Una piovosità anomala che potrebbe tornare a interessare l’Umbria ancora nei prossimi giorni e, in generale, per l’intero mese di giugno. Le zone più danneggiate sono state quelle di Pian di Massiano, Santa Lucia, Ponte d’Oddi, Montelaguardia, Ponte Pattoli, Ponte Felcino e Pontevalleceppi, Ripa, Pianello e Colombella. Dal comune fanno sapere che, «nonostante l’eccezionalità dell’evento, il sistema di deflusso delle acque nel complesso ha risposto in maniera efficiente anche se in alcune situazioni si sono registrate delle rotture di collettori con susseguenti allegamenti delle zone circostanti e, in alcuni casi, con l’interessamento di abitazioni, locali e negozi privati».

Perugia maltempo1Fossi e torrenti L’acqua che, dalle 14 di domenica è caduta incessantemente sul centro storico di Perugia e in tutta la provincia, ha fatto salire i livelli dei fossi e dei torrenti in varie aree, dal Genna al Trasimeno. In aumento anche il livello delle acque del Tevere che, pur avendo un aspetto anomalo per il periodo quasi estivo, si mantiene su valori considerati ampiamente nella norma.

Danni E poi c’è la conta dei danni, di cui ancora ben poco si sa. Sempre dalla Protezione civile fanno sapere che sono stati localizzati danni ad infrastrutture ed edifici mentre ora il percolo è che le aree interessate inizino a franare. Allagati anche numerosi locali interrati e quelli posti a pian terreno prospicienti a vie potenzialmente interessate da deflussi idrici. Localizzate e temporanee interruzioni della viabilità in prossimità di piccoli impluvi, canali, zone depresse come sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali e a valle di porzioni di versante interessate da fenomeni franosi. Localizzati danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di tegole a causa di forti raffiche di vento o possibili trombe d’aria.

Perugia maltempo2Vigili del fuoco E intanto, mentre a Perugia, è tornato il sole, piano piano si cerca di tornare alla normalità dopo una notte trascorsa a spalare il fango. I vigili del fuoco sono ancora impegnati in numerosi interventi per allagamenti, piccoli smottamenti, rami e piante finiti caduti e finiti in mezzo alla strada così come i pali della segnaletica stradale e alcune impalcature che sono state colpite da forti raffiche di vento.

Reazioni Cristina Rosetti, consigliere comunale del M5S se la prende con il Comune: «Ecco cosa succede quando non si fanno le manutenzioni e pulizie dovute, per anni. Gestori dei servizi e Comune di Perugia. Con la Giunta Romizi i servizi si sono addirittura ridotti, né mai nessuno ha seriamente contestato gli inadempimenti. E ora chi pagherà i danni? Chi ha sempre pagato?». Per mettere a tacere le polemiche, una nota del Comune precisa che la macchina organizzativa, invece, ha funzionato al meglio. « La struttura comunale, in accordo e in collaborazione con Regione, Prefettura, Vigili del fuoco, società di servizi (Agenzia forestale regionale, Umbria Acque, Gesenu), nonché con il contributo dei volontari, è intervenuta per garantire la sicurezza pubblica e per ripristinare il transito lungo le strade in cui si sono manifestati smottamenti e frane».

perugia allagata 3Protezione civile L’attività è stata coordinata dal sindaco Andrea Romizi, il vicesindaco con delega alla protezione civile Urbano Barelli e l’assessore alle infrastrutture Francesco Calabrese che hanno lavorato tutta la notte e sono ancora in attività per garantire che i disagi siano ridotti al minimo. Mentre il pensiero del consigliere Bori è alle famiglie e alle attività che hanno subito danni, in un periodo già difficile per via della crisi. «Ora non è il momento di parlare, non per mancanza di argomenti (passata l’emergenza capiremo se la scelta di azzerare le manutenzioni e togliere i servizi sia stata una buona idea). Ma ora è il momento di lavorare insieme per mettere a posto le cose e garantire che non si ripeta nei prossimi giorni di pioggia. Uniti per la nostra città».

perugia allagata 5Il Comune Il Centro operativo comunale, informa invece il Comune di Perugia, «si è attivato immediatamente per far fronte ai danni causati dal maltempo e si sta monitorando continuamente la situazione» dopo che si è già provveduto ad intervenire con mezzi, operai e pompe idrovore nelle situazioni più critiche.

Strade chiuse Al momento le strade che risultano ancora chiuse al traffico sono via del Bulagaio, strada Ponte Rio – San Marino e Ponte d’Oddi – Monteripido con lo smottamento di un muraglione, alcuni tratti di viabilità minori tra Ripa e Pieve Pagliaccia, la viabilità di accesso a Castel d’Arno e la via di collegamento tra Ponte d’Oddi e San Marco. Da poco invece è stato riaperto al traffico il sottopassaggio di Villa Pitignano.

La Protezione civile Il sistema di allerta nazionale (Dipartimento Protezione civile e Regione), «delineava da sabato 11 giugno una situazione di allerta codice giallo per temporali intensi – si legge in un comunicato emesso dal Centro regionale per la Protezione civile – con emanazione e diffusione, in aggiunta, di un ‘Avviso di condizioni meteorologiche avverse, che ha attivato, nel rispetto delle procedure vigenti, la fase di pre-allerta del sistema regionale di Protezione civile». Erano attesi circa 35 millimetri in 6 ore su tutte le zone di allerta su cui è suddivisa la regione Umbria.«L’intensità delle piogge ha raggiunto valori non prevedibili e, intorno alle 16, vista la rapida risalita dei livelli idrometrici del Chiascio è stato attivato il presidio idraulico per gestire eventuali criticità nelle zone maggiormente a rischio di Pianello e Petrignano d’Assisi. A causa del cantiere a monte dello sbarramento della diga di Casanuova sul Chiascio, infatti, al momento non è possibile trattenere a monte volumi di piena e la diga, quindi si comporta come se non esistesse. Fiumi principali, compreso il Tevere, sotto controllo, reticolo secondario e minore, invece, con livelli in salita laddove le piogge superavano i circa 40 millimetri cumulati. Critica la situazione del Torrente Genna che, a causa delle copiose piogge ed un bacino idrografico di monte praticamente impermeabile, ha fatto registrare una piena importante».

Lega Nord «La Lega Nord Umbria, attraverso i consiglieri regionali Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, intende esprimere solidarietà e vicinanza ai cittadini colpiti da quello che può essere definito come un evento atmosferico di portata eccezionale. Gli esperti parlano di un fenomeno fortissimo, ma circoscritto geograficamente e di circa 120 millimetri di acqua caduti in due ore. Nonostante l’allarme della Protezione Civile, molti cittadini hanno subito ingenti danni alle abitazioni e proprietà private, oltre a quelli relativi al patrimonio pubblico. Siamo vicini ai cittadini colpiti e ne raccogliamo le istanze. In particolare, nell’ambito della seconda commissione, solleciteremo le istituzioni a prendere coscienza della situazione e chiederemo al Comune di Perugia di valutare opportunamente e con estrema cautela, le azioni più adeguate alla tutela dei cittadini. Pensiamo sia opportuno valutare una stima dei danni e conoscere, seppur in considerazione della straordinarietà dell’evento, se sussistono responsabilità nella negligenza o nella incuria di manutenzioni nelle varie zone colpite». Il senatore Stefano Candiani aggiunge che «una considerazione a parte merita la zona di Pianello e del cosiddetto Quadrilatero dove molti danni potevano essere evitati. L’evento è stato infatti amplificato da una incuria nella gestione delle aree di scolo del tutto evidente. Di questa cosa chiederemo, ovviamente, chiarimenti al Ministero».

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