Perugia, lotta al cancro sempre più intensa

Presentati i risultati della sperimentazione avviata nel 2013 grazie ad Aronc

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Alta precisione, bassa tossicità, buona tollerabilità da parte delle pazienti. Sono i risultati preliminari della sperimentazione avviata nel 2013 presso la struttura complessa di radioterapia oncologica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia del capoluogo umbro, grazie anche al contributo di Aronc, l’associazione ‘Amici della radioterapia oncologica Onlus’ di Perugia.

Il progetto scientifico L’iniziativa, che terminerà entro la fine di quest’anno, prevede il confronto dosimetrico tra quattro tecniche di irradiazione. Reso possibile dall’innovativo macchinario donato nel 2013 dalla Fondazione cassa di Risparmio di Perugia all’Azienda ospedaliera di Perugia, che ha poi acquisito le dotazioni strumentali necessarie per l’utilizzo dell’apparecchiatura, unico presidio in Umbria e tra i pochi in Italia in possesso di questa avanzata tecnologia. La sperimentazione in corso coinvolge una trentina di pazienti, età media 49 anni, con diagnosi di tumore alla mammella, già sottoposte a mastectomia o a chirurgia conservativa.

La parola ad Aristei «Stiamo raccogliendo risultati di estremo interesse scientifico – afferma la professoressa Cynthia Aristei, direttore del reparto di radioterapia oncologica dell’ospedale di Perugia e presidente del comitato scientifico di Aronc–: siamo in grado di colpire con alta precisione il volume bersaglio da irradiare concentrando la dose nell’area target e risparmiando così il più possibile gli altri organi. Ciò consente una maggiore tollerabilità del trattamento da parte delle  pazienti, fino addirittura alla possibilità di somministrare una seconda irradiazione». «Grazie al confronto tra le quattro tecniche di irradiazione abbiamo – continua Aristei –, inoltre, acquisito piena padronanza dell’innovativo macchinario e stiamo sviluppando conoscenze utili nel trattamento di patologie diverse dal carcinoma della mammella».

App nel portale del Comune I risultati della sperimentazione sono stati presentati lunedì 25 maggio nella sala Rossa del Comune di Perugia, alla presenza del sindaco del capoluogo umbro, Andrea Romizi, e dell’assessore comunale ai servizi sociali, Edi Cicchi. «Oggi, più che in passato – sottolinea il sindaco – è fondamentale il protagonismo dei cittadini. Serve una nuova alleanza tra amministrazione e cittadinanza nella gestione delle risorse pubbliche. Sono grato ad Aronc per la preziosa attività che svolge». Sul valore dell’associazionismo territoriale si è soffermata anche l’assessore Cicchi: «Perugia vanta una rete di associazioni che rappresentano un valore aggiunto per tutta la nostra comunità. Patrimonio che intendiamo valorizzare attraverso un progetto in fase di studio che prevede la creazione di una App informativa sui servizi sociali, da inserire nel portale web comunale».

L’esperienza Servizio toccato con mano dalla signora Carla Zaganelli, paziente curata nella struttura complessa di radioterapia oncologica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia: «Uno staff medico e tecnico altamente specializzato e qualificato, riconosciuto a livello nazionale, a cui sono stata indirizzata dal prestigioso Istituto europeo di oncologia. A tutto lo staff ed all’associazione va il mio più sentito ringraziamento». Ringraziamento a cui si è unito anche Luigi Repace, presidente della Figc umbra, selezionato dal consiglio direttivo fra numerosi e prestigiosi curricula come testimonial di Aronc.

La sperimentazione portata avanti dall’equipe, guidata dalla professoressa Aristei, ha permesso anche lo sviluppo di competenze professionali e la formazione di due giovani dottoresse, il medico Valentina Lancellotta e il fisico Martina Iacco. Quest’ultima inserita nel progetto grazie alla borsa lavoro finanziata da Aronc: «L’associazione – sottolinea il presidente Manlio Bartolini – è nata nel 2011. Da allora, siamo stati costantemente impegnati nella promozione della ricerca in ambito radioterapico, finalizzata ai trattamenti oncologici e nel miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria. Cerchiamo di dare, giorno dopo giorno, risposte concrete alle richieste d’aiuto che ci arrivano e di sostenere, con borse di studio e assegni di ricerca, la formazione di giovani specializzati e specializzandi in radioterapia oncologica».

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