Perugia, perla ingerita: migliora il piccolo

I sanitari del Meyer stanno monitorando le condizioni del bimbo perugino che viene definito «fuori pericolo»

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Vengono definite ‘in miglioramento’ le condizioni del bambino di due anni trasferito in elicottero nel pomeriggio di sabato dal Santa Maria della Misericordia di Perugia all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Il piccolo era stato colpito da una grave crisi respiratoria, causata dall’ingestione di un corpo estraneo, quasi sicuramente una perla di una collanina.

In attesa I sanitari del nosocomio fiorentino, in contatto costante con i colleghi della struttura di pediatria diretta dal professor Alberto Verrotti, hanno deciso di rinviare l’esame – che resta pur sempre invasivo -, intraprendendo una terapia farmacologica a cui avrebbe già fatto seguito qualche piccolo progresso.

Monitorato Già durante la notte scorsa il quadro generale è sostanzialmente cambiato, come informa una nota dell’azienda ospedaliera di Perugia, e le sue condizioni non sono più considerate gravi. In ogni caso prosegue il monitoraggio dei parametri vitali del piccolo, aiutato da un respiratore automatico.

Il trasferimento di sabato pomeriggio si era reso necessario dopo che una radiografia eseguita al torace non aveva permesso di individuare il minuscolo corpo estraneo che ostruisce le vie respiratorie del bimbo. Il team multidisciplinare composto dai dottori Edoardo Farinelli, Maura Bianchi e Gaetano Cicchitto ha concordato con colleghi del Meyer di Firenze il trasferimento urgente in elicottero.

Il fatto I genitori del bambino si erano presentati al pronto soccorso pediatrico del Santa Maria della Misericordia, riferendo che il giorno precedente, mentre si trovavano al mare, avevano rilevato importanti difficoltà respiratorie del loro figlioletto, poi cresciute con il passare del tempo, e di aver messo in relazione questa condizione con la probabile ingestione di una perla di una piccola collana con cui il bimbo stava giocando.

Il precedente Alcune settimane fa si era verificato un caso analogo ed anche in quella occasione un bambino di 5 anni era stato trasferito da Perugia a Firenze: aveva ingerito un pistacchio che si era posizionato in un bronco. Grazie ad un esame di fibroscopia, durato ben cinque ore, era stato possibile rimuovere il corpo estraneo.

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