Perugia, scontro sulle risorse del personale

I sindacati sul piede di guerra: vogliono chiudere la partita entro giovedì

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di Rosaria Parrilla

Salta la trattiva tra Rsu e Comune sulle risorse decentrate 2014. La quadra non si trova. La rappresentanza sindacale sulla questione era stata chiara: entro il 20 maggio dovrà essere sciolto il nodo. Ultimatum scaduto e trattativa saltata dopo un lungo ed estenuante tavolo, durato quasi 9 ore. Responso rinviato a giovedì. Il Comune ha ancora bisogno di tempo.

‘Guerra’ tra ricchi e poveri Sul piatto della bilancia ci sono le risorse residuali 2014 da destinare al personale. Da una parte ci sono i 1.250 dipendenti, dall’altra i 30 dirigenti.  La questione è spinosa. Nonostante l’annuncio dello stato di agitazione del personale e ‘annullato’, a seguito della conciliazione sancita tra le parti la settimana scorsa davanti al prefetto Antonella De Miro, tutto è da rifare. Il tavolo di discussione si è tenuto nela giornata di mercoledì. All’inizio sembravano esserci margini di condivisione, ad un certo punto, invece, è iniziato lo scontro duro.

La richiesta sindacale è chiara: equità e pari dignità tra dipendenti, dirigenti e mini dirigenti. Eppure questo principio sembrebbe scontrarsi con la volontà di qualcuno. Chi parla di incompetenza da parte dell’amministrazione, chi dà la colpa ai dirigenti, qualcun altro addirittura ipotizza che non siano state scoperte del tutto le carte sul tavolo da gioco. Per Federico Armati Cgil la partita deve essere chiusa entro giovedì. «Il tempo – dice Armati – dei tentennamenti è finito. Ad oggi non si capisce la necessità, dopo tutto questo tempo, di un confronto della parte pubblica con il sindaco Romizi. Le cose sono chiare e siamo ancora qui a discutere di risorse dell’anno scorso da destinare al personale».

La voce del Diccap «È una contrattazione inconcludente – chiosa Piero Martani del Dicap -. L’amministrazione continua a rimandare di giorno in giorno la sosttoscrizione dell’accordo sulle risorse decentrate. Ogni volta sembra mancare il mandato politico a trattare». La Rsu, insomma, è sul piede di guerra. «È una situazione imbarazzante che non può ricadere sulla contrattazione integrativa delle risorse destinate ai dipendenti del Comune. Il personale merita un rispetto maggiore e la distribuzione delle risorse a loro destinate non può prescindere da una giusta e corretta contrattazione sindacale».  «Giovedì si deve trovare la quadra – avverte Armati -, così si può ripartire con la trattativa, altrettanto importante, del contratto integrativo decentrato». Il tempo ultimo per questo punto rimane 30 il giugno.

Twitter @Ros812007

 

 

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