Perugia, stroncato traffico di eroina

Sono 16 le misure cautelari eseguite dai carabinieri di Assisi con ‘Black Channel’. Nei guai nigeriani clandestini e senza fissa dimora

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Sono sedici le misure cautelari emesse nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani coinvolti nell’operazione ‘Black Channel’, condotta dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Assisi, che ha permesso di stroncare un ingente traffico di eroina e cocaina. Tra gli extracomunitari – per la maggior parte clandestini e senza una fissa dimora in Italia – 14 sono finiti in carcere, mentre nei confronti di altri due è stata disposta la presentazione alla polizia giudiziaria. Sei misure sono state eseguite a Perugia, due ad Assisi, una a Spoleto, altre due a Parma e poi a Treviso, Metaponto (Matera), Modena, Reggio Emilia e Prato.

La genesi

Nel corso dell’indagine, partita nel 2016 da un piccolo recupero di sostanza stupefacente a carico di un 43enne bastiolo, i militari coordinati dal maggiore Marco Vetrulli sono riusciti pazientemente a ricostruire distinti canali di rifornimento dello stupefacente: uno per quanto concerne la ‘cocaina’ e uno per l’ ‘eroina’, con rotte di approvvigionamento che interessavano l’Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio e la Campania, dove – in questo ultimo caso – la droga arrivava direttamente dall’Olanda attraverso ‘ingeritori’ di ovuli. Da Perugia, è stato accertato dagli investigatori, partivano dei corrieri che si recavano nella altre città coinvolte con il compito di prelevare lo stupefacente che poi recapitavano ai loro mandanti sul capoluogo umbro.

I sequestri

Otto presunti corrieri erano già stati bloccati in flagranza dall’Arma durante le indagini, che hanno anche permesso di sequestrare in totale 137 ovuli di eroina, contenenti complessivamente 1.510 grammi di stupefacente. Tra gli arresti nell’ambito della misura cautelare, anche un fornitore soprannominato ‘Carburante’, in quanto ritenuto personaggio di riferimento in Perugia per molti altri spacciatori di spicco – anche di diverse etnie tra le quali quelle nord africane – per la sicura disponibilità e l’acquisto di ingenti e costanti quantità di sostanze stupefacenti da immettere poi a loro volta in diverse località della provincia.

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