Perugia, vertice di polizia con Gabrielli

Il capo della polizia in città per una riunione operativa: obiettivo approfondire peculiarità e problematiche del territorio umbro

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Una riunione operativa per conoscere e approfondire le peculiarità e le problematiche legate al territorio umbro. Si è svolta martedì mattina a Perugia alla presenza del capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza – Franco Gabrielli: ad attenderlo i questori di Perugia e Terni, Carmelo Gugliotta e Carmine Belfiore, il prefetto Raffaele Cannizzaro, i direttori centrali della polizia di prevenzione, dell’anticrimine, delle specialità, della polizia delle frontiere e degli stranieri, rispettivamente Mario Papa, Vittorio Rizzi, Roberto Sgalla e Giuseppe De Angelis.

Cannizzaro e Gabrielli

Cannizzaro e Gabrielli

Gabrielli ha prima visitato Cannizzaro in prefettura – accompagnato da Gugliotta – e si è diretto poi in questura per la riunione operativa: hanno partecipato, oltre a Gugliotta, anche il questore di Terni Carmine Belfiore e i vertici di tutte le articolazioni della polizia di Stato dell’Umbria.

Dopo la riunione il capo della polizia ha incontrato dirigenti e direttivi in servizio in provincia e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali: Gabrielli ha sottolineato in particolar modo l’importanza del ruolo degli agenti della polizia in un periodo storico difficile.

Franco Gabrielli, capo polizia, segretari sindacato Consap - Perugia, 26 luglio 2016

Gabrielli e i rappresentanti della Consap

La Consap Fra i sindacati presenti all’incontro, c’era anche la Consap Umbria, rappresentata dal segretario regionale Monica Napoleoni e dal segretario provinciale di Perugia, Maurizio Petroni: «L’incontro si è svolto in un clima di estrema cordialità – spiegano i rappresentanti della Consap – e con un’apprezzatissima disponibilità da parte del capo della polizia ad ascoltare le varie problematiche del sistema sicurezza umbro. Al prefetto è stato rappresentato che l’Umbria non è più l’oasi di una volta sotto il profilo della sicurezza e che, ciononostante, l’amministrazione continui a considerare la polizia di Stato umbra come una cenerentola. I fatti di cronaca degli ultimi tempi la dicono lunga: numerosi le morti per overdose a Perugia che è stata definita una delle piazze più importanti d’Italia per lo smercio della droga, tre omicidi a Terni appena lo scorso anno, infiltrazioni mafiose e microcriminalità all’arrembaggio e chi più ne ha più ne metta. Per questo – aggiungono i sindacalisti – abbiamo chiesto al capo della polizia di attenzionare la nostra regione in occasione di assegnazione di risorse umane, mezzi e strumenti. Abbiamo infine posto l’accento sulle criticità della polizia Stradale sia in termini di organico che di mezzi non mancando, tuttavia, di evidenziare come il direttore centrale delle specialità della polizia di Stato, Roberto Sgalla, abbia già fatto molto e stia continuando a fare. L’Umbria per troppi anni è stata abbandonata a sé stessa ed ora la polizia Stradale rischia il collasso anche in considerazione delle due nuove grandi arterie che entro l’anno saranno aperte, la Perugia-Ancona e la Foligno-Civitanova. Siamo convinti che i nostri appelli non cadranno nel vuoto».

Polizia ‘sotto attacco’ La delegazione della Consap ha anche rappresentato il proprio punto di vista circa l’invito rivolto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano ai componenti le forze dell’ordine, a portare con sé la pistola anche al di fuori del servizio, in ragione dei maggiori pericoli connessi ai fenomeni terroristici del periodo. Oltre a far presente come gran parte degli agenti lo facciano già, in linea con gli obblighi e lo spirito che caratterizzano la professione, i rappresentanti sindacali si sono detti preoccupati per l’atteggiamento del governo Renzi, sia per la volontà di approvare una legge sul reato di tortura, specifica per le forze dell’ordine, che per le tensioni che caratterizzano il ruolo di chi deve difendere lo Stato e i cittadini. Da tempo – è stato detto – le forze dell’ordine sono bersaglio di attacchi ingiustificati, senza tenere conto che è la stessa stampa internazionale ad affermare che la polizia italiana è fra le meno ‘violente’ in Europa. Concetti, questi, rilanciati su larga scala anche dal segretario nazionale della Consap, Stefano Spagnoli, che ha più volte puntato il dito contro la tendenza a criminalizzare le forze dell’ordine, con il beneplacito di una parte importante del mondo politico.

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