Pesca in Umbria, polemiche su apertura

Proposta di posticipo a marzo, l’Anlc alza la voce: «Crea disagi e determina un danno per i negozi. Una scelta che sarebbe immotivata»

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La proposta non piace troppo. È quella avanzata nell’ultima seduta della consulta regionale – da due associazioni – in riferimento all’apertura della stagione di pesca in Umbria: non più ultima domenica di febbraio, ma il 24 marzo. L’Anlc alza la voce: «Creerebbe disagi per gli appassionati e un danno per i negozi di attrezzature sportive, già in allarme».

La seduta si è tenuta negli uffici dell’assessorato regionale al Broletto alla presenza dell’assessore regionale Fernanda Cecchini e delle associazioni per la pesca ed ambientaliste che compongono l’organismo: «L’assessore Cecchini, nei prossimi giorni, si confronterà – la nota dell’Associazione nazionale libera caccia – con il collega marchigiano, ma già nella seduta della consulta sono emerse le ragioni che si oppongono ad una eventuale proroga della sosta invernale, che sarebbe oltretutto decisa a poco più di un mese dall’apertura già fissata».

«Scelta immotivata» Mario Lanari, responsabile per la pesca della libera caccia e pesca dell’Umbria, sottolinea come «posticipare di un mese l’apertura della stagione di pesca, oltre a creare disagi per gli appassionati di pesca che hanno organizzato le proprie ferie in virtù del calendario già stilato, determinerebbe un danno per i negozi di attrezzature sportive, che sono già allarmati. E soprattutto, determinerebbe un danno per l’economia di zone già gravemente colpite a causa del terremoto, come la Valnerina». Gli fa eco Lando Loretoni, presidente Anlc Umbria: «Cambiare la data di apertura della pesca sarebbe una scelta immotivata a poco più di un mese dall’avvio della stagione, creando disagi per tutti gli appassionati ed un danno economico per gli operatori del settore. Simili scelt non possono essere prese con la stagione ormai imminente, ma vanno semmai discusse preventivamente, analizzando dati certi dal punto di vista scientifico». L’Anlc conclude infine «richiamando tutti al senso di responsabilità e chiede alla Regione che l’apertura della stagione per il 2018, fissata all’ultima domenica di febbraio, non venga modificata».

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