Piani di Castelluccio, ora parla il sindaco

Il primo cittadino di Norcia, Nicola Alemanno, replica alle critiche dell’associazione ‘Umbria Mountain Wilderness’

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«Dov’era e cosa ha fatto per Castelluccio in questi anni l’associazione ‘Umbria Mountain Wilderness’, che in questi giorni, tramite della responsabile regionale Maria Cristina Garofalo, esce con sproloqui e diktat mortificanti nei confronti di chi veramente questi mesi si è rimboccato le maniche e ha lavorato con sacrificio per risolvere uno dei problemi più annosi di questo territorio, ossia la viabilità sui piani di Castelluccio?». Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, replica alle critiche del gruppo ambientalista, bollandole come «fuori luogo, inopportune e, soprattutto, non costruttive».

Il problema «Sono oltre trent’anni – afferma il primo cittadino – che i piani di Castelluccio, nel periodo estivo, si trasformano in un parcheggio di camper e di autovetture. Sono, invece, pochissimi mesi che abbiamo voluto, di concerto con il Parco nazionale dei monti Sibillini e con la stessa Regione Umbria, mettere mano al problema, cercando di arrivare alla soluzione più sostenibile possibile, a salvaguardia di questo meraviglioso e unico gioiello naturalistico, che siamo i primi a voler difendere e vigilare».

Un ‘Piano’ Attraverso un lavoro d’équipe «non certo facile e a tratti anche estenuante – sottolinea – abbiamo dato l’avvio ad un progetto ambizioso come il ‘Piano di azione per la mobilità sostenibile’, che non sto qui a descrivere dettagliatamente, per la sua grande portata. Saranno le azioni, da mettere in campo da qui ai prossimi anni, a parlare. Basta soltanto dire che per risolvere il problema di Castelluccio, il Pams prevede un investimento di oltre 10 milioni di euro. E questo per far capire la portata degli interventi necessari, la cui realizzazione era impensabile in questo primissimo step».

Solo critiche Se non una nota di merito, «almeno un plauso ce lo saremmo aspettati da questa associazione – rileva il sindaco -, invece solo critiche e considerazioni anche infondate, come quella riguardante il parco, che stante alla Garofalo è svuotato di qualsiasi ruolo propositivo e di controllo a forza di mediare con i politici. Cosa assolutamente falsa e diffamante, perché anche in qualità di membro del Consiglio direttivo dello stesso Ente parco, posso confermare la massima serietà dello stesso Consiglio e del presidente, nonché la perfetta sintonia con le disposizioni europee di tutte le procedure adottate sinora».

Apertura «Alle persone come Maria Cristina Garofalo, che si fanno paladini dell’ambiente senza calarsi nel contesto reale e oggettivo delle cose, vorrei dire – conclude Alemanno – che non abbiamo bisogno dei ‘critici della domenica’ ma di lavoratori che stanno sul e per il territorio dal lunedì alla domenica. Persone in grado di condividere e partecipare le idee, ma al contempo anche di proporre soluzioni plausibili e razionali. Piena apertura anche nei confronti dell’associazione ‘Umbria Mountain Wilderness’, quindi, qualora volesse collaborare in tal senso».

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