Fontivegge, polemiche dopo il sopralluogo

Comune, Rfi, Polfer e Municipale nei sottopassi della stazione: «Teniamo alta la guardia». Ma continuano le denunce dei cittadini: «Ci sentiamo insicuri»

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Dopo le tante denunce degli ultimi tempi a Fontivegge, c’è stato un sopralluogo congiunto dei rappresentanti del comune di Perugia, di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), della Polfer e della sezione distaccata di Fontivegge della polizia municipale.

Il sopralluogo

In particolare, in rappresentanza della giunta Romizi, c’era l’assessore Luca Merli, che ha percorso con gli agenti e con gli addetti Rfi il sottopasso che attraversa la stazione collegando via del Macello con piazza Vittorio Veneto. Le forze dell’ordine hanno assicurato che ad oggi l’area risulta costantemente monitorata, giorno e notte, grazie alla presenza degli agenti Polfer, di addetti di Rfi e di numerose telecamere, poste sia all’interno del sottopasso, che nelle aree immediatamente esterne allo stesso, segnalando anche che la situazione sarebbe «notevolmente migliorata» rispetto al passato.

I problemi

Permangono delle criticità, soprattutto nelle ore notturne («come fisiologicamente avviene in tutte le stazioni delle principali città italiane, punto di snodo per ogni genere di presenze», sottolinea la nota del Comune) comprese quelle legate alla microcriminalità. «Dal sopralluogo di oggi è emerso che la situazione è in costante miglioramento rispetto al passato, ma certamente non abbiamo alcune intenzione di abbassare la guardia perché Fontivegge rappresenta per questa amministrazione un’area determinante, in quanto principale punto di accesso alla città. È chiaro che non tutti i problemi sono stati risolti, ma vi è l’intenzione di fare ancora di più e meglio, mettendo in sinergia tra loro tutte le componenti interessante».

Nuove segnalazioni

Nonostante le rassicurazioni resta comunque la sensazione di insicurezza da parte dei cittadini, non per specifici fatti di cronaca quanto per la constatazione che l’area davanti e dietro la stazione sembra essere diventata ‘terra di nessuno’, in mano a bande che si scontrato in strada a colpi di bottigliate e coltellate nella piazza antistante, in piazza del Bacio e finanche su verso via Cortonese, come raccontano le cronache delle ultime settimane e come sottolineano gli stessi cittadini nei commenti al post.

 

I commenti di residenti e viaggiatori

«Si bucano sotto le telecamere»

«Percorro il sottopasso 4 volte a settimana – scrive Tommaso – e la maggior parte delle volte trovo qualcuno che si buca o prepara la dose a ridosso della rampa per disabili. Addirittura sotto alle telecamere. La polizia la vedo ogni morte di Papa. Uno dei rari pomeriggi che ci sono ho dovuto allertare uno dei due poliziotti che sorvegliavano la biglietteria di quello che succedeva sul sottopasso e non mi è parso affatto sorpreso. Fuori è un dramma… magari di mattina è più vivibile (perché tutti quelli che hanno bivaccato la sera saranno a letto a ricaricarsi) ma il pomeriggio e sera è uno schifo. Una donna da sola avrebbe paura a passare in quelle zone. Fatta salva piazza del Bacio che è monitorata dalla vigilanza, dalla scalinata a scendere non è affatto come dite voi… è uno schifo…gente di ogni genere che beve birre, mangia, traffica cerca clienti… la sera ci sono rifiuti di tutti i tipi. Il sottopasso che porta alla farmacia è un pisciatoio in piena regola e qualche settimana fa proprio la dentro e sotto alle vostre amate telecamere una ragazza piangeva e si lamentava con lo spacciatore che non voleva dargli la dose perché le mancavano 5 euro».

«Ho rischiato un borseggio»

«Ho dovuto prendere il sottopasso che da via del macello va alla stazione in due situazioni – scrive Cristina – oltre ad avere paura primo pomeriggio ho notato un cattivo odore di pipì. Ho rischiato di essere borseggiata, fortunatamente la seconda volta non ero sola e mio marito accortosi di quello che stava avvenendo si è messo vicino parlando ad alta voce e così il tipo se n’è andato».

«Scambiata per una spacciatrice»

«Sono stata fermata all’ingresso del sottopasso – scrive Irene – e mi hanno chiesto se avevo roba e fortuna non ero sola. A me fa paura ogni volta doverlo farlo, la sera quando lavoravo in stazione e dovevo farlo alle 23, chiamavo la one. Non si può avere paura di vivere nel proprio quartiere è assurdo. È assurdo non fare nulla

«Eppure… basterebbe poco»

«La stazione di Perugia – scrive Mattia – è una delle peggiori in Italia per città a pari numero di abitanti. Basta pensare alle barriere architettoniche. Non vi sarà altra soluzione che adeguare e rinnovare. Solo il bello allontana il degrado».

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