Prevenzione incendi: «Nuove normative»

Si è svolto a Perugia il convegno promosso dai vigili del fuoco dell’Umbria

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di Ros. Par.

Illustrare le novità introdotte dal nuovo quadro legislativo in tema di prevenzione incendi. È stato questo l’obiettivo del convegno, che si è tenuto venerdì mattina, al centro congressi ‘Giò’ di Perugia, organizzato dalla direzione regionale dei vigili del fuoco dell’Umbria e dalla rete professioni tecniche Umbria (gli ordini e collegi professionali).

La giornata Numerosi gli interventi che hanno caratterizzato l’intensa giornata di lavoro, moderata da Andrea Pamparana, vice direttore del Tg5, e che ha visto la presenza di circa trecento professionisti che operano nel settore della prevenzione incendi, oltre a rappresentanti istituzionali, tra questi, il prefetto di Perugia Antonella De Niro. Ad aprire i lavori il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Raffaele Ruggiero, a cui ha fatto seguito l’intervento del rappresentante delle professioni tecniche dell’Umbria, Emilio Massarini. A ripercorrere, invece, il processo di rinnovamento delle norme in materia, passato da un sistema ‘prescrittivo’ al nuovo metodo ‘prestazionale’ con l’adozione di misure di sicurezza concrete e flessibili con l’avvio di specifiche procedure per situazioni particolari, quali quelle degli edifici sottoposti a tutela conservativa, è stato Gioacchino Giomi, capo del corpo nazionale dei VVF.

Gli interventi Gianpiero Bocci, sottosegretario all’interno, ha illustrato gli orientamenti del governo che sono rivolti alla ‘sussidiarietà’ coinvolgendo la società e responsabilizzando chi ha competenze per agire, come è il caso dei ‘professionisti’ esperti nel settore della sicurezza antincendio. Una grande rivoluzione culturale del governo – è stato sottolineato – verso la semplificazione volta a facilitare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione. Facilitazione che riguarda anche la prevenzione, con lo snellimento delle procedure che aiutano gli imprenditori «senza per questo diminuire il livello di sicurezza – ha spiegato Fabio Dattilo, direttore interregionale dei vigili del fuoco del Veneto e Trentino Alto Adige – previsto per le diverse tipologie di attività». Difficoltà si presentano invece per mettere a norma gli edifici sottoposti a tutela per effetto dei vincoli conservativi esistenti ed evidenziate da Paolo Iannelli del Ministero per i beni culturali.

Prevenzione incendi Presentare le novità nel settore della prevenzione incendi demandato al controllo pubblico e che vede il coinvolgimento diretto del mondo delle imprese che sollecitano l’adeguamento del corpo normativo al progresso tecnologico; questo lo scopo del convegno. L’ultima tappa di questo processo, intrapreso nel 2011 dal corpo nazionale VVF, attiene alla stesura di un ‘codice di prevenzione incendi’, un nuovo metodo che in forma originale offre possibilità di soluzione ai problemi di prevenzione incendi «differenziando i profili di rischio per la sicurezza delle persone da quelli per la tutela dei beni e dell’ambiente – hanno evidenziato -, superando ridondanze e incongruenze che spesso in passato hanno portato a soluzioni onerose o di scarsa efficacia. Lo strumento ha altresì ispirato una linea guida per la validazione antincendi degli interventi per il riuso degli edifici di interesse storico tutelati e aperti al pubblico».

 

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