Pronto soccorso Terni: «Dov’è il buonsenso?»

La segnalazione di un lettore che ha vissuto un’esperienza non gradevole nel pomeriggio di venerdì

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«Posso capire che magari abbiano avuto tanto da fare, ma in questo modo mi sono sentito preso in giro. Nessuno ha avuto un briciolo di buon senso». Il pronto soccorso del ‘Santa Maria’ di Terni, le criticità e una nuova segnalazione di disagio: a descrivere la situazione venutasi a creare venerdì pomeriggio è un lettore di umbriaOn.

IL NUOVO PRONTO SOCCORSO

L’attesa senza riscontro

L’uomo è giunto al pronto soccorso alle 14.30 – è in lista per un intervento alla schiena – per una terapia endovenosa (flebo) antidolorifica legata a lombalgia: breve check dei parametri, assegnazione del codice di priorità (da ricordare che proprio da poco è stato raggiunto un accordo Stato-Regioni per la riforma, si passa a codici numerici accostabili ai consueti colori da 1 a 5, in quest’ultimo caso non urgente con tempo di 240 minuti) e l’inizio dell’attesa: «Sono stato fino alle 19.15, per cinque ore, senza risultato. Mi hanno ‘parcheggiato’ lì e basta. Alle 18 ho chiesto quanto mancava per il mio turno, la risposta è stata ‘lei è il prossimo, non si preoccupi’. Mi sono sentito quasi preso in giro perché nell’ora successiva non è accaduto nulla».

L’atteggiamento che infastidisce 

Il problema come detto è tutt’altro che nuovo e ciclicamente – tra tanti bravi infermieri e collaboratori c’è magari chi ‘sgarra’ talvolta – si ripresenta. A dar fastidio non è tanto l’attesa (d’altronde si è consci del fatto che, per i casi meno gravi o urgenti, bisogna avere pazienza) ma l’atteggiamento: «Sembrava che dovessero farmi un favore. Manca un rapporto di cordialità, nessuno ha dimostrato un briciolo di buon senso: mi hanno fatto stare cinque ore a guardarli e nella stanza con me c’erano cinque persone, compresi alcuni anziani». Nulla di nuovo sotto al sole: dal ‘Santa Maria’ si tende a sottolineare come abbia poco senso a rivolgersi al pronto soccorso per cose del genere con i professionisti della medicina generale e il servizio infermieristico territoriale-ambulatoriale-domiciliare della Usl attivo in tutti i distretti.

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