Province vs Governo «Pronto un esposto»

L’annuncio giovedì matina a Roma: se entro febbraio non ci sarà un decreto con le risorse necessarie per erogare i servizi ai cittadini gli enti si rivolgeranno alle Procure

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«Se entro fine febbraio il governo non dovesse varare un decreto ad hoc prevedendo le risorse necessarie per erogare i servizi ai cittadini, le Province faranno degli esposti cautelativi a tutte le procure della Repubblica». Il battagliero proposito è del presidente dell’Upi nazionale,  Achille Variati, fatta  giovedì mattina in occasione dell’assemblea nazionale dei presidenti delle Province.

I fondi «Siamo pronti – ha avvertito Variati – anche a piantare una tenda di fronte a una sede istituzionale e da lì non ci muoveremo fino a quando non avremo una risposta». Variati ha ricordato anche che «agli enti mancano i 650 milioni per l’azzeramento del taglio nell’ambito del cosiddetto ‘fondone’ e altri 600-650 milioni aggiuntivi, da erogare con un decreto, come cash. Da ora in poi – ha aggiunto – ci comporteremo da combattenti».

Giampiero Lattanzi

Lattanzi Il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, si dichiara d’accordo: «Il governo fermi i tagli e preveda al più presto risorse adeguate per far funzionare le Province e garantire i servizi. Siamo perfettamente in linea con quanto dichiarato dal presidente Variati a proposito dei tagli ai bilanci che per noi sono illegittimi. Tanto è vero – ricorda – che, a proposito di quelli 2016 previsti nel decreto legge e nei successivi decreti ministeriali, abbiamo presentato ricorso al Tar del Lazio sostenendone l’incostituzionalità».

I bilanci Secondo Lattanzi, «non ce la possiamo fare ad approvare i bilanci, i 650 milioni in meno previsti per quest’anno, poi, rischiano seriamente di essere il colpo di grazia. La riforma delle Province avviata con la legge Delrio necessita di una revisione per via della bocciatura della proposta di riforma costituzionale. Non si tratta quindi di cancellare la legge ma, anzi di darle le gambe al più presto aggiornandola. Senza risorse però questo non è possibile. Non stiamo difendendo poltrone, nessun amministratore percepisce un centesimo, stiamo difendendo servizi e diritti fondamentali. Con la Regione Umbria inoltre – conclude Lattanzi – si è avviato nei giorni scorsi un importante percorso per ridefinire le funzioni delle due Province umbre a fronte della mutata situazione post referendum».

 

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