Provincia di Terni, sindaci preoccupati

Le dimissioni del primo cittadino di Parrano, Vittorio Tarparelli: la presa di posizione del PD

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I sindaci della provincia di Terni lanciano l’allarme: «Con gli ulteriori tagli previsti dal patto di stabilità, i Comuni non ce la faranno a fare i bilanci e a portare avanti anche la normale attività amministrativa». È quanto è emerso dall’assemblea dei sindaci di giovedì, per fare il punto della situazione relativa ai tagli a Comuni e Province, sullo stato di avanzamento del dialogo con il Governo e sulla legge regionale umbra di riordino istituzionale.

Solidarietà a Tarparelli Secondo i sindaci «non ci sono più margini per assicurare i servizi essenziali ed è, quindi, insostenibile un ulteriore pesantissimo taglio, in aggiunta ai precedenti provvedimenti finanziari già messi in campo». In tale contesto, l’assemblea ha espresso solidarietà e vicinanza al sindaco di Parrano, Vittorio Tarparelli, dimessosi dal suo incarico per l’impossibilità di poter continuare un’efficace azione amministrativa, data la situazione del Comune dal punto di vista delle risorse professionali e finanziarie.

Campanello d’allarme Le dimissioni, sempre a detta dei sindaci, «sono un pericolosissimo campanello d’allarme che non può essere ignorato, perché la stessa situazione, rimanendo così le previsioni di tagli, rischia di verificarsi anche in molte altre amministrazioni comunali del territorio». I sindaci si stanno trovando «nella impossibilità oggettiva di garantire i servizi e di rispettare il mandato amministrativo» per cui sono stati eletti dai cittadini.

La Provincia di Terni La stessa forte preoccupazione è stata espressa per le sorti della Provincia di Terni. Il presidente ha infatti reso noto ai sindaci, e poco prima ai consiglieri provinciali durante la seduta che ha anticipato l’assemblea dei primi cittadini, che se verrà confermato il taglio a livello nazionale di 1 miliardo di euro. «La Provincia di Terni non potrà fare il bilancio perché per il 2015 è prevista una riduzione dei trasferimenti del 20% rispetto al 2014».

Ricollocazione del personale Senza una passo chiarificatore del Governo, secondo il consiglio provinciale, «anche il processo di ricollocazione del personale in molti punti resterà incerto, nonostante che in Umbria si sia messo in piedi un percorso che crea le condizioni per non ricorrere agli esuberi». Anche Il consiglio provinciale ha criticato i tagli pesantissimi che stanno colpendo Province e Comuni ribadendo «la necessità che il Governo metta risorse aggiuntive e che si chiarisca il futuro dei lavoratori e dei servizi essenziali al cittadino».

Il Partito Democratico Anche per i rappresentanti della Federazione provinciale del Partito Democratico «le dimissioni del sindaco di Parrano, Vittorio Tarparelli, rappresentano atto di denuncia forte difronte all’abbandono e alla gravità della situazione in cui versano gli enti locali. Per il nostro partito una ferita politica che ci priva di una persona competente, brillante, appassionata e amata dai suoi cittadini. E assumono il significato della testimonianza dello sconforto quotidiano che tanti dei nostri amministratori vivono, stretti tra le istanze delle proprie comunità e la scarsità di risorse in campo per risposte adeguate, animati dalla voglia di far bene, ma spesso lasciati soli».

Disparità di trattamento «Il Governo – sottolineano – deve rispettare l’impegno preso a fermare il taglio di risorse ai Comuni. La situazione che vivono gli enti locali è inaccettabile e insostenibile. C’è stata un’evidentissima disparità di trattamento, a tutto sfavore delle comunità locali, come da mesi dimostrano le denunce dei sindaci nel nostro Paese». Non ci sono più «margini per garantire i servizi comunali essenziali e non si possono imporre aggravi della fiscalità locale a beneficio di settori dello Stato ancora fuori controllo. Il Def deve farsene carico».

Estrema attenzione La situazione delle nuove province «è disastrosa, per effetto del prelevamento sulle entrate tributarie provinciali deciso con la legge di stabilità». Per esempio, «una proiezione fatta dall’Unione delle province e consegnata dai presidenti delle province alla Corte dei Conti, dimostra che nel 2015 andranno in disequilibrio finanziario e dovranno dichiarare il dissesto l’80% degli enti locali». Dunque serve «estrema attenzione e un’inversione di rotta, senza disparità di trattamenti perché la cura delle scuole e delle strade deve essere garantita per le province come per le città metropolitane. I bisogni fondamentali hanno identica natura e le risposte devono valere per tutti i cittadini».

Il Governo Renzi e il partito democratico «devono e possono – concludono – fare di più. Il taglio di altri 5 miliardi di euro alle Province, tra il 2016 e il 2017, non è a nostro avviso una misura che va nella giusta direzione, non solo per il fatto che vengono messi in crisi i bilanci delle stesse Province e si mettono a repentaglio servizi essenziali, occupazione e qualità della vita nei territori, piuttosto perché mina alla base quel concetto di sussidiarietà necessario fra i livelli di governo. Quella sussidiarietà che anche il sindaco di Parrano, con il suo atto, fortemente rivendica e ci sprona a ritrovare. Rispettiamo la decisione di Vittorio e gli siamo vicini sperando in un ripensamento. Per i parranesi e tutta la comunità democratica».

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