Pubblico negli stadi: «Sì a mille tifosi»

Apertura del ministro Spadafora per le discipline all’aperto, equiparate agli ‘eventi culturali’. Varrà per gli ‘eventi minori’. Novità anche per Eccellenza e Promozione

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Mille spettatori potranno assistere a tutte le competizioni sportive che si terranno all’aperto purché siano ‘minori’. Più che per la serie A, varrà quindi per le categorie inferiori. La Figc conferma le porte chiuse per la nazionale, ma intanto arrivano novità anche per Eccellenza e Promozione.

Primo passo avanti

L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, dopo un colloquio con il ministro della Salute Roberto Speranza e i componenti del Comitato Tecnico Scientifico: «Finalmente, già a partire dalle semifinali e dalle finali degli Internazionali di Tennis, potranno assistere mille spettatori a tutte le competizioni sportive che si terranno all’aperto e che rispetteranno scrupolosamente le regole previste in merito a distanziamento, mascherine, prenotazione dei posti a sedere. È un primo, ma significativo passo verso il ritorno, speriamo presto, alla normalità nello sport».

La ratio del provvedimento

Non è ben chiara la ratio del provvedimento: perché proprio mille? Perché non usare il criterio delle percentuali di capienza, come viene fatto nei palazzetti? Spadafora comunque spiega che nelle prossime ore verrà ufficializzata la decisione. Al momento è stato chiarito che non ci sono modifiche al Dpcm ma solo l’equiparazione fra eventi culturali (per cui il pubblico è consentito) ed eventi sportivi. Purché siano ‘minori’. Si comincia con gli  Internazionali d’Italia. 

Intanto però ogni Regione fa come crede

Dopo l’annuncio di Spadafora, la Regione Emilia Romagna, con una ordinanza firmata dal governatore Stefano Bonaccini, ha subito concesso la deroga per l’ingresso di mille persone alle partite di serie A di Parma e Sassuolo, rispettivamente contro Napoli e Cagliari, in programma domenica prossima. Per il resto, si prosegue ancora in ordine sparso. Sul tema, sia la Figc sia la Lega di Serie A chiedono chiarezza. L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, parla di «situazione surreale» e «caos che regna ancora sovrano». La federazione intanto ha spostato le partite della nazionale e ha ribadito le porte chiuse.

Novità anche per Eccellenza e Promozione

La Figc ha pubblicato anche le nuove indicazioni per la ripresa del calcio dilettantistico, che potrebbe sbloccare anche la situazione delle squadre di Eccellenza e Promozione, che in Umbria avevano deciso di non scendere in campo. Non si fa riferimento al pubblico sugli spalti (che nelle categorie dilettantistiche rappresenta una fondamentale fonte di introito) ma le novità annunciate da Spadafora potrebbero avere effetti, a cascata, anche sul calcio ‘minore’. Al momento, resta in vigore il Dpcm che impone le porte chiuse almeno fino al 7 ottobre. Poi si vedrà. Intanto, però, il nuovo protocollo concede maggiori spazi di manovra, rimuovendo la responsabilità penale per i presidenti in caso di contagio e riducendo sensibilmente gli estremi della quarantena in caso di positività: ora sarà isolato solo il positivo e i suoi contatti stretti. Per lunedì è stato convocato un consiglio direttivo, da cui potrebbero scaturire interessanti novità su calendario e formula di Eccellenza e Promozione. Possibile partenza a metà ottobre.

In Serie C Ghirelli mette il muro contro lo sciopero

Dovrebbe invece partire regolarmente il 27 settembre la serie C: l’ipotesi sciopero si sgonfia anche in virtù della netta presa di posizione in tal senso del presidente Ghirelli che, con una durissima nota pubblicata sul sito ufficiale, ha risposto al presidente Aic Calcagno, nella quale, fra le altre cose, rivendica la bontà della limitazione a 22 giocatori per le rose di terza serie: «Nel girone d’andata della stagione 2019/2020 le rose dei club erano composte in media di 25,32 calciatori per squadra con contratto professionista oneroso – scrive Ghirelli – l’utilizzo medio di ciascun calciatore è stato del 42,89%, ovvero 733,40 minuti giocati sui 1710 minuti totali. Nella pratica solamente 16-17 giocatori venivano impiegati con continuità.
Ma il dato che ci ha portato a questa modifica è che una media di 3,57 calciatori per squadra è stata utilizzata per meno di una gara ovvero 85,50 minuti. Tradotto: quasi 4 giocatori a squadra non hanno mai giocato nella scorsa stagione (girone d’andata; ndr)».

«La rosa media dei calciatori professionisti con contratto oneroso rivista sarebbe quindi di 21,75 – prosegue Ghirelli – gli emolumenti medi per ogni calciatore professionista sono di circa 55.000 euro lordi annui. Una lista con un massimo di 22 calciatori professionisti, lasciando liberi i giovani di serie, nella scorsa stagione avrebbe comportato un risparmio medio per club di 182.600 euro ed un risparmio di sistema di circa 11 milioni di euro. Il 27 settembre, quindi, il campionato partirà regolarmente con le nuove regole che i presidenti democraticamente hanno votato in assemblea a tutela degli interessi collettivi».

«Milioni di tifosi attendono di poter tornare ad avere uno squarcio di normalità in questa tragedia planetaria che da febbraio tutti noi stiamo vivendo. La gente vuole tornare a liberarsi dalle preoccupazioni per 90 minuti alla settimana gioendo per un gol!!! Noi stiamo lavorando da mesi per questo e per consentire ai tifosi di farlo allo stadio. I Presidenti stanno dando fondo a tutte le loro risorse per consentire ai calciatori di svolgere il proprio lavoro in sicurezza nonostante un protocollo economicamente insostenibile. Le accuse e le minacce non sono più accettabili. Il campionato partirà ed ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Sono certo che i calciatori faranno la cosa giusta senza danneggiare l’intero sistema. Dobbiamo ripartire, chiedere insieme che si aprano, in sicurezza, gli stadi ai tifosi, si allentino i protocolli sanitari. La crisi è seria, da febbraio non entrano risorse nelle casse dei club, si rischia il crac».

Anticipi e posticipi, date e orari della C

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