Qualità della vita, crollo di Perugia

Nella classifica stilata da ‘Il Sole 24 Ore’ precipita dal 27simo al 57simo posto. Botta e risposta PD-ForzaItalia. Terni scende dal 62simo al 65simo

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Una bocciatura clamorosa ed una conferma di qualità scarsa. La classifica che ogni anno stila ‘Il Sole 24 Ore’ sulla qualità della vita nelle province italiane non è generosa con le umbre.

Crack Perugia Il capoluogo regionale viene clamorosamente retrocesso di 30 posizioni e passa dalla 27sima del 2014 alla 57sima di quest’anno. Terni, invece, perde tre posti e scende dalla 62sima alla 65sima.

Gli indicatori Sono 36 gli elementi presi in considerazione per stilare la graduatoria annuale, raggruppati 6 ‘macroaree’: si va da ‘Tenore di vita’ ad ‘Affari e lavoro’, da ‘Servizi, ambiente, salute’ a ‘Popolazione’, da ‘Ordine pubblico’ a ‘Tempo libero’.

Le posizioni Queste le posizioni nelle quali si sono piazzate le due province umbre: ‘Tenore di vita’  (Perugia 60, Terni 67), ‘Affari e lavoro’ (Perugia 55, Terni 64), ‘Servizi, ambiente, salute’ (Terni 52, Perugia 60), ‘Popolazione’ (Perugia 35, Terni 78), ‘Ordine pubblico’ (Terni 55, Perugia 63), ‘Tempo libero’ (Perugia 34, Terni 42).

In Italia Al primo posto assoluto, in campo nazionale, quest’anno si è piazzata Bolzano, che ha scalato ben 10 posizioni rispetto al 2014; seguita da Milano (+8) e da Trento, che era la migliore nella classifica precedente. L’ultima delle 110 posizioni in classifica è andata a Reggio Calabria (-4), preceduta da Vibo Valentia (-12) e Caserta (-4).

Pd all’attacco «Il crollo verticale di Perugia nella classifica nazionale della qualità della vita – dice il Partito Democratico – ci preoccupa molto. In un solo anno la nostra città scende di oltre 30 posizioni, passando dalla parte alta della classifica e tra le prime del centro Italia alla metà bassa calando al 57esimo posto. Alla fine, purtroppo per tutti i cittadini, i dati rilevati dal Sole 24 Ore registrano con evidenza l’effetto dei tagli ai servizi, dell’azzeramento delle manutenzioni e della cura del verde, dell’incapacità amministrativa e della totale assenza di progetti per Perugia. Dopo un anno di illusioni ottiche e operazioni spot è sotto gli occhi di tutti che la realtà delle cose: i numeri e le rilevazioni fotografano una città che arretra».

«Campanello d’allarme» Il Pd perugino prosegue: «noi stiamo dalla parte di Perugia e dei perugini: non gioiamo per questi dati fortemente negativi e per la grave situazione, non festeggiamo per le brutte notizie che riguardano la nostra città a differenza di quello che hanno fatto altri in passato. È necessario che si prenda atto della preoccupante realtà delle cose: al di là della campagna elettorale permanente e della manipolazione mediatica strumentale di ogni evento, la verità è che non si registra la rinascita della città che Romizi e la sua Giunta continuano puntualmente a raccontare in ogni occasione pubblica. La classifica nazionale della qualità della vita è un grave campanello d’allarme che, ci auguriamo, scuota dal proprio torpore un’amministrazione immobile, che rimanda ogni scelta e che ha fatto della latitanza una strategia politica».

Controattacco La replica di Forza Italia non si è fatta attendere. «I dati – si legge in una nota – fanno riferimento all’intero territorio provinciale mentre gli indicatori oggetto di critica si riferiscono a indici che attengono anche al sistema regionale, quali la sanità e l’occupazione. Il PD perugino, che non ha perso occasione per utilizzare i dati di questa classifica a scopi puramente strumentali, perde ancora una volta l’opportunità per chiedere scusa e per fare ammenda dei propri errori, trascurando le responsabilità di una cattiva gestione della cosa pubblica protrattasi per troppi anni».

Variabili Dalla maggioranza parlano, poi, di parametri e indicatori che variano di mese in mese e che ‘poggiano su un’annosa fragilità di sistema’. «Non è un caso infatti che nel 2013 la Provincia si attestava sulla posizione oggi assegnata (50° posto). – si legge ancora – Ciò non ci esime dal profondere il massimo sforzo per restituire nuove prospettive a questo territorio. E in tale direzione continueremo ad operare nel massimo sforzo con la consapevolezza che con la fatica e con le idee concorreremo a risollevare le sorti della nostra regione».

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