Rifiuti in Umbria: «’Sistema’ opaco»

Duro attacco del senatore Paolo Arrigoni (Lega Nord): «Quanto emerso fino ad ora è solo la punta dell’iceberg»

Condividi questo articolo su

Paolo Arrigoni, senatore della Lega Nord e membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli Ecoreati non ha dubbi: «Gravi responsabilità nella gestione del percolato della discarica Valle della Thyssen Krupp a Terni, appalti milionari legati a Gest e Gesenu e poi ancora, gestione opaca delle discariche e del ciclo di raccolta differenziata, meccanismi finanziari sotto la lente del Nucleo di Polizia Tributaria: tutto quello che sta emergendo dai verbali pubblici delle audizioni della Commissione bicamerale d’inchiesta sugli ecoreati, conferma che la richiesta da me avanzata di aprire un fascicolo d’inchiesta sull’Umbria era assolutamente fondata».

TUTTI I VERBALI SONO NELLA SEZIONE ‘DOCUMENTI’ DEL GIORNALE

Paolo Arrigoni

Paolo Arrigoni

Il ‘sistema’ Le realtà che stanno venendo a galla, dice Arrigoni, «rispecchiano quanto denunciato da mesi dalla Lega Nord in relazione al ‘Sistema rifiuti’ umbro. Un sistema con molte opacità, causa di un territorio disastrato per varie responsabilità e per carenza di contrasto agli illeciti. Una situazione drammatica da una parte e dai gravi risvolti politico-istituzionali dall’altra: e questa è solo la punta dell’iceberg di quanto raccolto dalla Commissione bicamerale in Umbria. Per tale motivo, ho chiesto e ottenuto che l’esito della ‘missione’ fosse formalizzato in un rapporto finale che sarà predisposto a breve dalla Commissione».

La commissione d'inchiesta a Terni

La commissione d’inchiesta a Terni

Gli sviluppi La settimana prossima, annuncia il senatore, «insieme al collega senatore Stefano Candiani, segretario dell’Umbria, convocheremo una conferenza stampa in Senato a Roma per presentare un quadro complessivo della situazione anche alla luce dei drammatici sviluppi di questi giorni come il sequestro dei Carabinieri del Noe dell’ex bacino minerario dell’Enel in Valnestore e due pozzi, uno a Tavernelle e uno nella centrale di Pietrafitta».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli