Diga di Montedoglio: 6,5 milioni per lavori

Il 29 dicembre 2010 ci fu il cedimento che causò problemi anche nell’area di Città di Castello e San Giustino: c’è l’ok del ministero al ripristino

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Via libera al progetto per l’intervento di ripristino della diga – strutture cementizie dello scarico di superficie – di Montedoglio ad otto anni dalla rottura di circa venti metri del muro che causò problemi anche nell’area di Sansepolcro, Città di Castello e San Giustino. A darlo è il ministero delle Politiche agricole: il finanziamento a disposizione è di 6 milioni e 520 mila euro.

Il cedimento

La rottura avvenne il 29 dicembre del 2010 con fuoriuscita di centinaia di metri cubi d’acqua al secondo. «Un intervento prioritario e di rilevanza fondamentale per riportare la diga alla sua piena funzionalità e che finalmente ora potrà essere realizzato – le parole di Fernanda Cecchini e Domenico Caprini, assessore regionale all’agricoltura e presidente dell’Ente aque umbre e toscane – grazie all’azione congiunta che abbiamo portato avanti in questi anni come Regione e come ente gestore. Siamo riusciti a sbloccare la situazione di stallo che si era determinata dopo il cedimento di alcune strutture cementizie dello sfioratore della diga. Ora ci sono le risorse necessarie per far partire l’intervento di ripristino che comporterà anche il miglioramento e l’adeguamento ai fini antisismici del muro in cui si è verificato il cedimento, come prevede il progetto esecutivo approvato dalla direzione generale dighe e ora anche dal ministero». La frattura si creò nello sfioratore della diga e in via precauzionale furono chiusi tutti i ponti lungo il Tevere da Sansepolcro a Città di Castello.

Impregilo-Salini

La diga di Montedoglio

Ora l’iter prevede «la richiesta alla ditta che aveva vinto la gara di appalto, la Impregilo-Salini, di eseguire i lavori di ripristino secondo questo progetto. Nel caso la ditta non accettasse, l’Eaut dovrà fare una nuova gara per l’affidamento dell’intervento e agirà in danno, poiché questo comporterà comunque un ulteriore slittamento dei lavori. Il ripristino della diga e la prosecuzione del progetto complessivo per il potenziamento del sistema Montedoglio sono particolarmente attesi nel territorio dell’Altotevere e nel resto della regione – concludono – anche se in questi anni sono stati sempre garantiti, insieme alla sicurezza dell’impianto, i servizi forniti per le stagioni irrigue e per il fabbisogno civile delle acque. Con il via libera dato oggi dal ministero abbiamo ottenuto un grande risultato per giungere all’obiettivo di riportare l’impianto alla sua massima capacità e completare il programma degli interventi».

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