Cristoforetti ai ragazzi: coltivate i vostri sogni

L’astronauta e il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Perugia

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Una cerimonia solenne quella di venerdì mattina, nell’aula magna dell’Università degli Studi di Perugia, per l’inaugurazione dell’anno accademico 2017/2018, 710° dalla fondazione dello Studium Generale, ma era normale che tutti gli sguardi fossero per lei: @AstroSamanta, al secolo Samantha Cristoforetti, che con questo nickname è diventata famosissima con i suoi tweet dallo spazio. Con lei il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, già professore a Terni per l’ateneo perugino.

IL TRIONFALE INGRESSO DI SAMANTHA CRISTOFORETTI – VIDEO

La Cristoforetti con Catiuscia Marini

La foto del Trasimeno In tantissimi, giovani e famiglie, anche senza particolari legami col mondo accademico, ad attenderla all’interno dell’Aula Magna, dove è entrata per ultima, accolta da un fragoroso applauso di stima e gratitudine, dopo la sfilata degli ermellini guidata dal rettore Franco Moriconi e seguita dai rettori degli atenei ospiti e poi dai rappresentanti dei dipartimenti. Il primo passaggio in mezzo ai ‘goliardi’, con cui poi c’è stato uno scambio di doni e il conferimento di una ‘goliardica’ laurea honoris causa. In prima fila, il saluto con Catiuscia Marini, che ha ringraziato @AstroSamantha per la bella immagine del Trasimeno visto dallo spazio postata su Twitter. C’erano alcuni dei neo parlamentari, il sindaco di Perugia, il prefetto Cannizzaro, rappresentanti della diocesi e delle forze dell’ordine.

«Ho realizzato il mio sogno» «La mia storia è quella di una persona che è riuscita a realizzare un sogno quasi impossibile, se non altro per una questione di numeri – ha esordito la Cristoforetti rivolgendosi ai giovani e in particolare alle ragazze nel suo intervento – a voi giovani in particolare voglio trasmettere il messaggio che è importante avere un sogno, un obiettivo, un’idea di ciò che si vuole realizzare in questo mondo, disposti a costruirlo giorno dopo giorno, mattone su mattone. È vero, qualcuno di voi risulterà più fortunato di qualcun altro, e non tutto nella vita si può controllare, ma ricordate che più del raggiungimento dell’obiettivo ciò che conterà sarà il percorso intrapreso. Personalmente ho avuto fortuna, sono diventata astronauta, ma se anche non fosse andata così, sicuramente il fatto di perseguire un obiettivo, un sogno importante, mi ha portato giorno dopo giorno a dare il meglio di me stessa, a formarmi mettendomi persino in difficoltà, per ‘crescere’: e grazie a questo sogno avrei comunque avuto una vita più appagante».

L’intervento di @AstroSamantha

Alfabetizzazione scientifica «Sono profondamente convinta – aveva detto poco prima ai giornalisti in conferenza stampa – che qualsiasi contenuto scientifico possa essere compreso da tutti. Però ci vuole anche quel minimo di alfabetizzazione scientifica che permette poi alle persone di essere in grado di comprendere. Serve quindi anche uno sforzo da parte delle scuole di alzare il livello. Maschilismo nel mio mondo? Sinceramente non so nemmeno cosa sia il maschilismo. Ed essendo sempre stata donna non saprei dire se il mio essere donna mi abbia svantaggiato o aiutato. Non ho termini di paragone».

La commozione del rettore Nel corso della cerimonia – preceduta dalla santa messa presieduta da Monsignor Paolo Giulietti (vescovo ausiliare di Perugia e Città della Pieve) nella chiesa dell’Università – il rettore Franco Moriconi ha tracciato il quadro della situazione dell’Ateneo perugino in questo fase di grandi trasformazioni per il mondo accademico e per la società. Il rettore ha evidenziato il continuo impegno profuso per la crescita dell’ateneo, grazie ad interventi su molteplici fronti: dal reclutamento di nuovo corpo docente alla stabilizzazione del personale tecnico-amministrativo precario, dall’azione costante di monitoraggio della didattica all’attenzione per le fasce di fragilità economica e sociale degli studenti; dalla intensa azione di internazionalizzazione fino alla formazione degli studenti alla ricerca. «Non possiamo non ricordare oggi, e con grande soddisfazione, il successo nell’ambito del ‘Fondo per il finanziamento dei Dipartimenti universitari di eccellenza’ – ha detto Moriconi – dei nostri sedici dipartimenti ben dieci sono entrati in questo gruppo ristretto. Tutto ciò ci rende orgogliosi e deve costituire l’occasione per un’ulteriore crescita di tutto l’Ateneo». Infine, la solenne dichiarazione di apertura, con la voce rotta dalla commozione, visto che questo sarà il suo ultimo anno.

Minuto di raccoglimento

Territorio e risorse L’Università come motore del territorio, struttura sociale e culturale, e ricchezza di cui non solo Perugia, ma l’intera Regione, può e deve farsi vanto, condividendo obbiettivi comuni. Questo, in sintesi, il concetto chiave dell’intervento di Alessandro Biscarini, presidente del consiglio degli studenti, che poi ha concluso col concetto di sintesi: «Sintesi tra passato e consapevolezza della propria storia e visione per il futuro, da far coesistere nel presente delle nostre azioni; sintesi tra territorio e spazio, concepito come infinite possibilità cui un luogo del genere può proiettare; sintesi tra studenti e docenti in una sinergia esistenziale per l’essenza stessa del mondo in cui viviamo». Infine una citazione di Aldo Capitini, del quale ricorrono i 50 anni della scomparsa: «Non isolarsi, non cercare di affrontare e risolvere i problemi importanti da isolati, da isolati non si risolvono che problemi di benessere ad un livello angusto». Subito prima Fabio Ceccarelli – rappresentante del personale tecnico amministrativo – aveva sottolineato alcune criticità della situazione attuale del comparto, concludendo poi con l’auspicio che «quanto prima si torni a valorizzare il nostro sistema scolastico, universitario e di ricerca, ad investire sui giovani, sulla cultura, sulla bellezza del nostro patrimonio culturale ed artistico».

Gli interventi accademici La prolusione è stata tenuta dal professore Francesco Federico Mancini e ha avuto per tema tema «I cieli dell’arte: dall’antichità agli albori della nuova scienza». È stato poi il professor Battiston a evidenziare il ruolo della ricerca, in particolare quella spaziale, in termini di avanzamento della conoscenza, «che porta a uno sviluppo tecnologico e all’innovazione anche in termini di impresa per le applicazioni e trasformazioni che produce e che permette di fare ancora altra ricerca: un cerchio che si chiude», ha sottolineato il presidente dell’Asi. Battiston ha inoltre illustrate il futuro e le prospettive dell’economia spaziale e anche il ruolo dell’Umbria sul fronte dell’attività aerospaziale che vede impegnata sia l’Università di Perugia sia le imprese presenti nel territorio regionale operanti con successo nel settore.

Protocollo d’intesa Durante la cerimonia il Rettore Moriconi e il presidente Battiston hanno anche siglato un accordo quadro di collaborazione scientifica fra l’ateneo di Perugia e l’Agenzia spaziale italiana che si concretizzerà in attività di ricerca e sviluppo nei settori dell’osservazione dell’universo e della terra dallo spazio e dell’ingegneria spaziale; attività di studio, formazione, ricerca, progettazione e sperimentazione, relativamente a tematiche d’interesse congiunto, oltre che nello sviluppo di percorsi formativi di crescita culturale e professionale per studenti e laureati particolarmente qualificati.

 

 

 

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