Quali provvedimenti sono stati adottati per i dipendenti del comparto sanità, indagati nell’ambito dell’inchiesta ‘Sanitopoli’. A chiedere lumi, nei giorni scorsi, era stato il consigliere regionale della Lega, Stefano Pastorelli, e martedì nel question time a palazzo Cesaroni è arrivata la risposta dell’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto.
FUTURO SANITÀ TERNANA: «CONVOCARE SUBITO COLETTO»
La risposta
«I dipendenti indagati della Usl 1 – ha detto Coletto – sono tre, di cui uno è in pensione, uno lavora presso il servizio sviluppo economico e un altro al servizio bilancio e finanza. Per i tre è stato aperto un procedimento disciplinare, poi sospeso per consentire lo svolgimento di quello penale in due casi, mentre per uno il procedimento disciplinare è stato archiviato. Per i dipendenti dell’azienda ospedaliera di Perugia sono stati avviati 19 provvedimenti disciplinari: 16 nei confronti di dirigenti, poi sospesi per consentire il completamento delle indagini. Uno di questi provvedimenti è stato riaperto e definito con la sanzione della sospensione del servizio e la privazione della retribuzione per 6 mesi».
«Guardia sempre alta»
Nella sua replica Pastorelli ha ringraziato l’assessore Coletto, «immaginando le difficoltà nel reperire i documenti. Chiedo alla giunta di tenere alta la guardia su questo aspetto perché è una questione di giustizia e perché ce lo chiedono gli umbri». I provvedimenti a cui ha fatto riferimento Coletto erano stati assunti dal precedente esecutivo, guidato pro tempore dal consigliere Pd Paparelli. Non risultano invece provvedimenti per un altro degli indagati, il commissario straordinario – in carica dal settembre 2019 – dell’azienda ospedaliera ternana.