‘Scroccone’ seriale denunciato ad Assisi

Perugia, 36enne friulano va in hotel: scappa senza pagare e ruba oggetti della stanza. 28° deferimento per insolvenza fraudolenta

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Il solito ‘modus operandi’ e la solita conclusione: andare via senza pagare. L’ultima vittima di un 36enne di origine friulana è stato il titolare di un hotel che, accortosi della fuga dell’uomo e della sparizione di diversi oggetti dalla stanza, ha contattato la polizia. Che ha fatto scattare la 28° denuncia a suo carico per insolvenza fraudolenta e furto.

L’uomo è arrivato nella struttura ricettiva di Santa Maria degli Angeli in compagnia del suo cane dalmata, di nome Yuma, chiedendo di poter essere ospitato per due notti: il titolare, dietro corrispettivo di un supplemento, ha concesso una stanza con terrazzino per andare incontro alle necessità del 36enne. Una volta pattuita la somma, lo ‘scroccone’ ha promesso che avrebbe pagato il giorno dopo in seguito all’arrivo del padre in treno.

Insospettito da subito l’albergatore a causa dell’atteggiamento non chiaro dell’ospite. Il giorno successivo il 36enne è stato sorpreso dal titolare lungo la stazione ferroviaria a girovagare senza una precisa destinazione e, una volta domandatogli se il padre fosse in arrivo, ha detto all’albergatore che il genitore sarebbe arrivato nel tardo pomeriggio.

La scoperta L’amara sorpresa è arrivata la sera: sentendo dei rumori provenienti dalla stanza del friulano, il titolare è andato a controllare. L’uomo non solo era scappato, ma aveva portato via con sé tutti gli oggetti all’interno della stanza, tra i quali un televisore al plasma. E oltretutto il cane aveva lasciato la sua ‘firma’ – escrementi – in diversi punti.

Il contatto L’albergatore ha quindi contattato telefonicamente il 36enne che, con arroganza e strafottenza, ha risposto che non doveva nulla a nessuno. Con tanto di minaccia: se avesse continuato con le accuse, sarebbe andato a denunciarlo per fargli chiudere l’attività.

La polizia del commissariato di Asisi, diretto dal Comm. Capo Francesca Di Luca, è quindi entrato in azione, scoprendo che l’uomo – pluripregiudicato – aveva alle spalle diversi precedenti per furto, minaccia, oltraggio a pubblico ufficiale, falso, truffa e danneggiamento. Ben 27 le denunce per insolvenza fraudolenta collezionate in precedenza girando per il Trentino e il Veneto: talmente noto che su di lui si era concentrata un’associazione di categoria del nord Italia, che lo aveva ‘marchiato’ come ospite non gradito. Per lui, oltre al nuovo deferimento, è scattato il divieto di ritorno nel comune di Assisi per tre anni.

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