Sisma, piano interventi nel settore agricolo

Umbria, riunione del ‘Tavolo verde’ per raccogliere indicazioni e osservazioni sulle prime misure e provvedimenti

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«Per le aziende del settore agricolo dei territori colpiti dal terremoto abbiamo messo a punto un pacchetto di interventi e stiamo concordando con il ministero dell’agricoltura le azioni prioritarie sia per la ricostituzione del potenziale agricolo danneggiato sia per tutelare le opportunità di sviluppo che vi sono legate. Tutto quello che è necessario fare lo stiamo facendo e lo faremo». Questo è quanto sottolineato dall’assessore regionale Fernanda Cecchini che lunedì mattina ha riunito i componenti del ‘Tavolo verde’ per presentare e raccogliere indicazioni e osservazioni sulle prime misure e provvedimenti che proporrà martedì nella seduta della giunta regionale per la loro approvazione.

‘Programma di sviluppo rurale 2014/20’ Ai rappresentanti delle organizzazioni del mondo agricolo, l’assessore ha spiegato di aver voluto confrontarsi «sugli interventi specifici per il settore che andremo ad attuare sulla base delle necessità riscontrate dopo gli eventi sismici del 24 agosto scorso e che si aggiungono ai provvedimenti già approvati dalla giunta regionale per l’economia del territorio, integrativi delle misure disposte dal Governo nazionale dopo il riconoscimento dello ‘stato di emergenza’». Uno dei pilastri del pacchetto per le aziende agricole e agroalimentari è costituito «dalla rapida attivazione della misura 5.2 del ‘Programma di sviluppo rurale 2014/20’ – ha sottolineato – dedicata al ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici. A questa misura avevamo già assegnato un’importante dotazione finanziaria, di ben 18 milioni di euro. Si sta predisponendo il bando per dare immediata risposta agli agricoltori danneggiati».

Ricognizione dei danni L’assessore Cecchini ha ricordato, poi, l’attività svolta per la ricognizione dei danni, fin dalle prime ore dopo il terremoto, e le riunioni operative svolte nei giorni scorsi con gli assessori all’agricoltura delle Regioni Lazio, Marche e Abruzzo interessate dal sisma, sfociate in un documento congiunto che è stato poi sottoposto al ministro dell’agricoltura Maurizio Martina nell’incontro del 31 agosto scorso. «Un primo segnale importante per l’economia dei territori colpiti dal sisma – ha riferito – riguarda l’anticipo dei pagamenti dei fondi di sviluppo rurale da parte di Agea per un importo di 12 milioni di euro, ma abbiamo chiesto interventi anche per il pagamento entro il 15 settembre delle anticipazioni della Pac e delle misure a superficie, particolarmente importanti per le nostre aziende».

Il Governo Si sta discutendo, inoltre, «della possibilità che il Governo si faccia carico per gli anni 2016, 2017 e 2018 delle quote di cofinanziamento regionali dei ‘Programmi di sviluppo rurale’ dell’Umbria e delle altre tre Regioni. Avremmo così a disposizione risorse cospicue a sostegno dello sviluppo delle aree colpite». L’assessore ha aggiunto di aver messo in rilievo «la specificità dei nostri territori, in parte ricadenti all’interno di parchi, e sulla necessità che i provvedimenti del Governo tengano in debito contro la specificità delle famiglie e delle imprese agricole, in particolare zootecniche, prevedendo deroghe procedure più flessibili per gli interventi e deroghe che consentano l’installazione di strutture nel perimetro delle aziende, nei casi in cui è fondamentale la vicinanza agli animali».

Turismo rurale Norcia e la Valnerina «sono anche l’emblema di un turismo rurale e ambientale legato a filo doppio alle produzioni agricole e zootecniche, alla norcineria, al patrimonio naturale ed è un aspetto che va assolutamente tutelato e sviluppato. Stiamo lavorando a sostegno della liquidità delle aziende agricole e per ogni altra necessità che verrà evidenziata e che puntualmente presenteremo negli incontri con il Governo. Se nell’immediato vogliamo garantire la messa in sicurezza delle strutture agricole danneggiate – ha concluso Fernanda Cecchini – e delle infrastrutture rurali, vogliamo fare di tutto per riattivare e rafforzare il tessuto produttivo e sociale delle aree colpite».

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