Suicidio Boninsegni: assolto Palmieri

Terni: era accusato di istigazione al suicidio ed estorsione. L’imprenditore Gianni Rossi è stato invece rinviato a giudizio

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Il gup del tribunale di Terni ha assolto il 58enne imprenditore ternano Andrea Palmieri dalle accuse di istigazione al suicidio ed estorsione, in relazione alla tragica scomparsa del commercialista Gianluca Boninsegni, morto suicida il 28 luglio del 2011 a Narni. A Palmieri – difeso dagli avvocati Manlio Morcella e Giovanna Nicotra – erano stati contestati anche alcuni reati tributari. La sentenza è stata emessa mercoledì pomeriggio con le modalità del rito abbreviato, dopo che il pm Barbara Mazzullo aveva chiesto una condanna a due anni e due mesi di reclusione. Nel procedimento non figuravano parti civili, visto che la vedova Boninsegni – assistita dall’avvocato Francesco Mattiangeli – aveva già ritirato in precedenza la propria costituzione.

A giudizio Sempre nell’udienza di mercoledì Gianni Rossi, l’imprenditore 60enne di Terni che aveva già patteggiato una pena di due anni e otto mesi per il suicidio del commercialista ternano, è stato invece rinviato a giudizio per i reati di estorsione, truffa e usura. Il giudice ha anche ammesso la costituzione di parte civile avanzata da una decina di persone – soprattutto imprenditori e commercianti individuati dalle indagini della procura come persone offese – rappresentate dagli avvocati Marco Gabriele, Francesca Carcascio, Luigi Fiocchi e Massimo Minciarelli. I legali di Rossi – l’avvocato Roberto Migno a cui si è associato anche Roberto Spoldi – avevano chiesto un ulteriore rinvio, non concesso però dal gup. La prima udienza del processo si terrà l’11 aprile del 2017 di fronte al tribunale di Terni in composizione collegiale.

Il commento Gli avvocati Giovanna Nicotra e Manlio Morcella, difensori di Andrea Palmieri, esprimono soddisfazione per l’assoluzione decretata dal gup: «Abbiamo sostenuto con successo l’estraneità completa di Palmieri rispetto ai fatti che gli erano contestati. E la sentenza ha accolto integralmente questa tesi, peraltro già condivisa da un istituto di credito che è stato costretto a risarcire lo stesso Palmieri per gli ingenti danni subìti per effetto del maldestro agire di altri che avevano orchestrato macchinazioni contro di lui ed alcuni suoi soci. La decisione odierna – rimarcano i legali – ha riassegnato dignità al nostro patrocinato che da sempre ha tenuto condotte di vita eticamente, oltre che professionalmente, inappuntabili. Da domani penseremo alle azioni risarcitorie. Che saranno attentamente e tenacemente coltivate».

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