Tasse a Montefranco, polemica su Ici e Tarsu

Il Comune a ‘caccia’ di chi non ha versato il dovuto per il 2011. Fra i cittadini c’è chi lamenta errori. Il sindaco: «Siamo in regola»

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Discussione accesa in questi giorni a Montefranco (Terni) circa gli accertamenti preventivi inviati dal Comune ai cittadini, tramite raccomandate recapitate negli ultimi giorni di dicembre, relativi ad Ici e Tarsu del 2011. Fra i cittadini c’è chi è rimasto sorpreso dalla mossa con cui l’amministrazione ha agito in ‘zona Cesarini’ per bloccare la prescrizione dei balzelli – che devono essere incassati entro cinque anni, altrimenti ‘addio’ – e molti ritengono di aver già saldato tutto in passato: «Gli importi chiesti dall’ente – attaccano alcuni residenti – in diversi casi sono del tutto incongruenti rispetto alla reale situazioni degli immobili oppure risultano già pagati. Perché si tornano a chiedere somme con modalità che rischiano di disorientare i cittadini? L’impressione è che si voglia solo fare cassa». E la risposta arriva direttamente dal sindaco, Rachele Taccalozzi.

La spiegazione «Per legge – spiega il primo cittadino – il Comune ha l’obbligo di verificare, entro il 31 dicembre, i pagamenti relativi ad Ici e Tarsu di cinque anni prima, compiendo i passi necessari per sospendere i termini di prescrizione. Se ciò non viene attuato, è la stessa corte dei Conti a contestare all’ente i mancati incassi, a danno dei cittadini che correttamente e regolarmente hanno versato il dovuto. Per i conteggi – afferma Rachele Taccalozzi – visto che l’ufficio ragioneria e tributi del Comune conta un solo dipendente, ci siamo avvalsi di una società esterna che ha effettuato, per la prima volta su Montefranco, un controllo incrociato fra quanto dichiarato dai cittadini all’ufficio tributi e quanto effettivamente risulta al catasto. A seguito di ciò sono emerse diverse incongruenze, dovute soprattutto al mancato aggiornamento dei propri dati presso gli uffici comunali, e in tutti questi casi sono state chieste delle integrazioni. Lo stesso vale per le situazioni, accertate, in cui le due tasse di cui sopra non sono state mai versate».

«Accertamenti doverosi» «Questo tipo di controllo ‘incrociato’ aveva riguardato in passato altri comuni della zona, come Arrone e Ferentillo – dice il sindaco -. Al di là di un caso, al momento non ci risultano particolari errori da parte della società incaricata di effettuare gli accertamenti che ha operato secondo i criteri stabiliti dalle normative. Nel caso in cui dovessero emergere incongruenze fra quanto richiesto e quanto effettivamente dovuto, il Comune è ovviamente a disposizione di tutti. Da giorni il nostro front office è operativo e sta fornendo spiegazioni a chiunque le chieda e a breve una persona si occuperà esclusivamente dei ‘ricalcoli’. Quello che mi sento di dire è che questi accertamenti vanno nell’interesse di tutti e tutelano la comunità e chi si è sempre comportato correttamente. Ciò non vuol dire che gli altri siano in malafede, ci mancherebbe. Ma le verifiche servono proprio a questo, a limitare errori e ad agire nella maniera più accurata possibile».

 

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