di S.F.
Una rimodulazione dei costi per le stagioni 2022-2023 e 2023-2024 che prevede lo stop al pagamento di un canone concessorio di gestione – attualmente è 10 mila euro l’anno – e un tetto massimo a carico della Ternana di manutenzione straordinaria di 20 mila euro per singola stagione piĂ¹ Iva. Vale a dire 40 mila euro in tutto. In estrema sintesi è l’accordo trovato tra Comune e via della Bardesca in merito alla proroga della convenzione quinquennale firmata nel febbraio 2018 per l’utilizzo dello stadio Liberati e dell’antistadio Taddei: la quadra è stata trovata a cinque mesi dall’avvio dell’iter attraverso uno specifico atto aggiuntivo, con ultimo check complessivo svolto nel pomeriggio di martedì prima dell’arrivo sul tavolo della giunta. Revocata la delibera del gennaio 2022 che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto portare alla pubblicazione di un bando. La strada presa è diversa. Ora le firme.
LA CONVENZIONE ATTUALE IN SCADENZA NEL FEBBRAIO 2023
MAGGIO 2022, IL NUOVO AFFIDAMENTO PER PROROGA E RIEQUILIBRIO
Il percorso in sintesi
I principali protagonisti della storia sono la dirigente allo sviluppo economico Emanuela Barbon, Stefano Stellati dell’omonimo studio – doppio affidamento per lui, sia per il piano economico-finanziario che per il riequilibrio della concessione -, il ‘dominus’ che aiuta la Ternana nei vari progetti in via di sviluppo Sergio Anibaldi e l’assessore Orlando Masselli. Breve sintesi non troppo tecnica della storia: in un primo momento era stato avviato l’iter per arrivare alla stesura del bando e procedere con una nuova convenzione quinquennale, poi lo stop e il cambio di rotta per «sopravvenuti motivi di pubblico interesse». Tradotto: ridefinizione e proroga fino al termine della stagione 2023-2024 senza troppi fronzoli. Anche perchĂ© di mezzo – la questione è bella spinosa – c’è il maxi progetto per il nuovo Liberati e la casa di cura privata. Chiaro che, se il tentativo di via della Bardesca dovesse andare in porto, cambierebbe anche la convenzione. Si vedrĂ piĂ¹ avanti.
LA MISSIVA DELLA TERNANA: CHIESTA LA PROROGA
IL PRIMO AFFIDAMENTO A STELLATI PER ARRIVARE AL BANDO
Input Ternana accolto: il patto
Come noto è stata la Ternana a farsi avanti formalmente – era il 30 aprile – con il Comune per chiedere la proroga e, al contempo, revisionare la concessione in essere sulla base del decreto Rilancio. Alla base di tutto la volontĂ di riequilibrare la condizione di equilibrio economico-finanziario a causa del biennio Covid che ridotto i ricavi della societĂ rossoverde. Cosa succede dunque? C’è l’approvazione di uno schema di accordo formale di riequilibrio da recepire con uno specifico atto aggiuntivo per garantire alla Ternana condizioni tali da permettere di perseguire l’interesse pubblico. Ovvero poter ospitare le gare di serie B. Il patto prevede che il concessionario dovrĂ eseguire opere di manutenzione straordinaria fino ad una cifra annua complessiva di 20 mila euro dal 1° luglio 2022; oltre questa soglia sarĂ il Comune a doverle fare. Le minori entrate per l’amministrazione per via di questo atto aggiuntivo sono quantificate in 6.666 euro: 5 mila per il 2022 e 1.666 per il 2023 (legato al mancato introito del canone).
IL MAXI PROGETTO DA OLTRE 62 MILIONI PER STADIO-CLINICA
L’eventuale spesa del Comune
Non a caso la direzione lavori pubblici ha inserito una posta a bilancio di 1,2 milioni di euro nel triennio 2022-2024 per la manutenzione straordinaria. Le opere ordinarie saranno tutte a carico della Ternana in ogni caso, compreso l’adeguamento infrastrutturale dell’impianto. La proroga scadrĂ il 30 giugno 2024. Firma sull’atto aggiuntivo attesa a strettissimo giro anche per un altro motivo: per il sistema delle licenze nazionali 2022-2023 della LegaB è fissato come termine ultimo il 15 giugno per depositare la documentazione riguardante l’impianto da utilizzare in campionato. Siamo proprio a ridosso della scadenza.